De Luca demolisce il Pd: “Ho i voti, mi fate schifo”

De Luca demolisce il Pd:
De Luca demolisce il Pd: "Ho i voti, mi fate schifo"

Tanti insulti al Pd dal governatore Vincenzo De Luca, protagonista dell’ultima serata della festa dell’Unità a Napoli, che nega di voler formare una sua corrente. “Nel Pd c’è un tasso altissimo di presunzione. Continuiamo – spiega – a pensare di essere moralmente superiori agli altri e invece in molti casi siamo presuntuosi e inconcludenti e alla fine inferiori agli altri. Ci sono dirigenti di partito che passano il loro tempo a organizzare le loro correnti. Questo non è un partito politico, un partito vive di militanza, qui si valorizza solo chi ha il capocorrente che lo protegge e lo fa eleggere alle elezioni successive. Io sono l’esatto contrario, mi faccio tanti nemici però è un godimento dire quello che penso liberamente”. A chi gli chiede se soffre il fatto di non essere amato dai vertici del partito De Luca risponde: “Non sono un fluido. A me dell’affetto e del sostegno di quelli di Roma non me ne fotte niente, dormo tranquillo la notte. Ma quando mai ho avuto il sostegno del partito? Il problema è l’agibilità che può avere in questo partito un uomo o una donna costretto a far parte di un gruppo o un sottogruppo. Mi fate schifo. Io punto al rispetto dei cittadini, se mi vota il 70% dei cittadini è perché evidentemente pensano che possa risolvere qualche problema. Vi sono esponenti del Pd – ha sottolineato il governatore – che hanno sette legislature e che stanno al governo da dieci anni senza fare niente”.
E ancora: “Se l’alternativa è questa, la Meloni gode della migliore assicurazione sulla vita. Ecco perché la battaglia è mettere in piedi un’alternativa credibile e questo comporta un lavoro immane. Perché se continua così finiremo nelle mani del generale Vannacci”.
De Luca non si è sottratto al team “caldo” del terzo mandato: “Il problema non è il terzo, quarto o quinto mandato. Il problema è Vincenzo De Luca, cioè un uomo libero, che non ha padroni e correnti. De Luca fa quello che vuole, punto e basta”.
Penso possa essere eccessivo anche un mandato se uno è imbecille – sottolinea – e incapace di governare, così come penso sia un dovere democratico dare la parola ai cittadini, perché possano decidere da chi, come e quando essere governati. Chi deve decidere? Chi sta a Roma e non ha il voto neanche della madre?”. A Roma “c’è gente che non rappresenta niente e parla – incalza – si parte dai problemi, dalle cose da fare e dal rispetto per gli elettori. Ci sono esponenti del Pd che hanno sette legislature, che sono stati al governo per dieci anni senza fare niente. Io ho preso il triplo dei voti di Elly Schlein”.
Insulti in libertà anche a chi parla dell’ampia alleanza al Comune di Napoli: “Tra le tante imbecillità che si sono ripetute ancora una volta, l’ennesima è quella che tende a contrapporre il campo largo al Comune di Napoli. Ciucci, imbecilli. Al Comune di Napoli – ricorda – il sindaco è stato proposto da Vincenzo De Luca mentre altri nel Pd lavoravano per candidare altri soggetti. In secondo luogo il sindaco di Napoli è stato eletto col 62% dei voti e in Regione abbiamo lavorato per non disgregare e abbiamo preparato quattro liste che hanno avuto tra il 17 e il 18% senza le quali non avremmo vinto le elezioni. Quante imbecillità dette da questi statisti”.

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