Decreto rilancio, assalto dei ministeri: bonus vacanze e rimborsi per gli abbonamenti delle palestre

Lunedì mattina dovrebbe essere portato davanti al Cdm

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Palazzo Chigi - Consiglio dei Ministri

ROMA – Non una bozza ma un brogliaccio di oltre 800 pagine. Un assalto al tesoro da 55 miliardi, le proposte di tutti i ministeri per lavoro, sport, turismo, trasporti, cultura. Il documento che le contiene si chiama ‘decreto rilancio’, altro non è che il decreto Aprile, poi ribattezzato maggio, che il governo spera di riuscire a portare finalmente in Cdm nel weekend, al massimo lunedì mattina. E tra tutte quelle richieste va messo ordine, alcune peraltro sono incomplete o mancano del parere della ragioneria generale: un documento di lavoro che raccoglie le proposte giunte da alcuni ministeri in vista del prossimo decreto e oggetto di discussione anche a livello politico in una riunione tenutasi nei giorni scorsi. Vale a dire: non tutte le richieste verranno soddisfatte, e del resto servirebbe ben più della cifra a disposizione.

Tra le proposte, spicca un’integrazione del Fondo per le politiche della famiglia per un importo pari a 150 milioni di euro destinati ai comuni per il potenziamento, anche in collaborazione con istituti privati, dei centri estivi diurni e degli altri servizi per l’infanzia per le bambine e i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni. Il bonus baby sitter potrebbe salire da 600 a 1.200 euro ed essere usato anche per i centri estivi. In ogni caso, fino alla fine dell’epidemia i genitori potrebbero avere il diritto al lavoro agile se compatibile con il proprio incarico.

Diversi aspetti sotto la luce dei riflettori

Le famiglie, almeno quelle con reddito Isee inferiore a 35mila euro, potrebbero anche contare su un bonus per le vacanze in Italia fino a un massimo di 500 euro per i nuclei familiari più numerosi, mentre per quelli di due persone si parla di 300 euro e 150 per i single. Per favorire l’avvio della stagione turistica, tra le proposte c’è anche un fondo da 50 milioni di euro per spese di sanificazione delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, e degli strumenti di lavoro e di adeguamento degli spazi conseguente alle misure di contenimento.

Allo studio anche rimborsi per gli abbonamenti non fruiti di palestre, piscine e stadi – sotto forma di voucher – e per i pendolari che avevano la tessera del trasporto pubblico di qualsiasi tipo e poi, per le limitazioni dovute all’epidemia, non ne hanno fruito. A loro un voucher o la proroga della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello di mancato utilizzo.

Lunedì mattina dovrebbe essere portato al Cdm

Da maggio e per tre mensilità dovrebbe poi partire il Rem, il reddito di emergenza, con un assegno tra i 400 e gli 800 euro a seconda del reddito: le domande potranno essere presentate fino a luglio. La cassa integrazione dovrebbe salire da 9 a 12 settimane – sembra accantonata l’idea di raddoppiare a 18 – mentre 200 milioni saranno asssegnati alla società Sport e Salute per il bonus di aprile degli autonomi, a coloro i quali esercitino attività sportive dilettantistiche o svolgano rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale. Per il sistema sportivo arriva comunque un fondo ad hoc alimentato da una percentuale sulla raccolta delle scommesse.

Per rilanciare l’edilizia ecobonus e sismabonus fino al 120% o in alternativa la possibilità di ricevere uno sconto in fattura pari al 100% del costo dall’impresa che a sua volta riceverebbe un credito d’imposta pari al 120% per interventi di riqualificazione energetica, misure antisismiche e installazioni di impianti fotovoltaici. Mentre per le filiere in crisi c’è un fondo da 1 miliardo di euro.

Per la cultura si parla tra le altre cose di cento milioni per i musei e i luoghi della cultura statali per compensare i mancati introiti da biglietti. Sostegno anche all’editoria, con Iva agevolata su quotidiani e periodici, proroga di sei mesi di contratti delle agenzie di stampa con palazzo Chigi e un bonus una tantum di 500 euro per le edicole.

(LaPresse)

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