Diciotti, legale Salvini: “Vicenda kafkiana, poteri Stato contrapposti”

"Quella della Diciotti è una vicenda kafkiana, senza precedenti che vede due poteri contrapposti dello Stato che dovranno confrontarsi semmai questa vicenda andrà nelle aule giudiziarie".

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

MILANO – “Quella della Diciotti è una vicenda kafkiana, senza precedenti che vede due poteri contrapposti dello Stato che dovranno confrontarsi semmai questa vicenda andrà nelle aule giudiziarie”. Lo ha detto l’avvocato Laura Eccher, legale del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ciò al termine dell’udienza del processo che vede imputato il giovane antagonista milanese Valerio Ferrandi per diffamazione e minaccia ai danni del vicepremier e segretario della Lega. Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere contro il ministro Matteo Salvini. Ciò per la vicenda dei migranti a bordo della nave militare Diciotti. Salvini era stato accusato di sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. Adesso sarà la giunta autorizzazioni del Senato a votare sull’autorizzazione a procedere. “Oggi il senatore Gasparri ha disposto un rinvio per consentire al ministro di essere sentito o di depositare una memoria”.

Le previsioni

La vicenda Diciotti “il ministro Salvini la risolverà felicemente e con buon esito perché ritengo che lui come ministro abbia ben agito nell’interesse del Paese e dei cittadini che, in molti, lo hanno votato e che lui rappresenta con orgoglio”, ha aggiunto il legale. “Il ministro è assolutamente tranquillo” per il dibattito che prenderà il via all’interno della giunta e poi eventualmente passerà all’aula “perché ha agito secondo il mandato che gli elettori gli hanno dato e nel rispetto del patto con gli elettori e del contratto che ha sottoscritto”, ha sottolineato ancora l’avvocato Eccher. “Non so se lo difenderò io nel caso vada a processo. Con il ministro Salvini ho un rapporto ormai di lungo corso. Vedremo, vedrà lui. Si faranno scelte conseguenti in base alla importanza e anche alle strategie che si vorranno assumere, comunque io sono disponibile e lui lo sa”.

LaPresse

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