I migranti a bordo della Diciotti a Pozzallo. Oggi incontro Salvini-Conte su posizione italia

Il ministro degli Interni ha iniziato a spiegare alcune idee: "Bisogna difendere i confini europei. Ue deve impegnarsi su questo e farlo tutti insieme". Appello di Mattarella

Foto Andrea Di Grazia / LaPresse

ROMA – Sono sbarcati a Pozzallo i migranti salvati dalla nave della guardia costiera Diciotti. A bordo dell’imbarcazione in 509, tra cui i 42 superstiti salvati dall’equipaggio della nave della marina militare Usa Trenton durante un nubifragio. Intanto, tra otto giorni il summit europeo sparti acque. Il tema migranti sta attraversando il corpo della Ue e sarà al centro di tutte le discussioni. Le divisioni sono tantissime e si sta lavorando per trovare una soluzione. L’Ungheria ha annunciato di inserire in Costituzione il divieto di accoglienza. E’ a serio rischio Schengen.

La Diciotti a Pozzallo, migranti a terra

Dopo sette giorni di navigazione, ieri sera la Diciotti ha finalmente avuto il via libera per attraccare nel porto di Pozzallo. Oggi, i 509 migranti a bordo sono scesi a terra. Tra loro, 30 donne incinte fatte scendere per prime e trasportate in ospedale. Soccorsi prestati immediatamente a due bambini con meno di 5 anni. A bordo della nave, c’erano anche i 42 superstiti di un nubifragio in cui risultano disperse 12 persone. I 42 sono stati salvati dall’equipaggio della Trenton, nave della marina militare Usa.

Consiglio europeo cruciale: a rischio Schengen

I leader di tutta Europa si stanno incontrando per trovare una quadra sulla questione migranti in vista del consiglio europeo di fine giugno. Otto giorni, per dialogare e accorciare le distanze. Oggi, Matteo Salvini e Giuseppe Conte si incontreranno per iniziare a studiare la posizione dell’Italia. Poco fa, il ministro degli Interni ha iniziato a spiegare alcune idee: “Bisogna difendere i confini europei. Ue deve impegnarsi su questo e farlo tutti insieme”. La linea è abbastanza chiara: l’Italia non può gestire tutto da sola. Come, probabilmente lo sapremo dopo l’incontro tra i due. Il summit tra Merkel e Macron, tra l’altro, si muove in questo senso. “La migrazione la concepiamo come sfida comune”, ha spiegato Angela Merkel. “Vogliamo evitare che l’Europa si divida. Noi sosteniamo le proposte della Commissione e il rafforzamento di Frontex. Accoglieremo le valutazioni dell’Italia sulla migrazione, ha aggiunto. Entrami i leader, sono d’accordo sul fatto che l’Italia è particolarmente esposta.

Una proposta in campo: ‘esternalizzazione’ dei flussi migratori

Una delle proposte in campo è l’esternalizzazione. Gestire i flussi fuori dalla Ue, con hotspot e centri di smistamento fuori dai confini sotto il controllo delle agenzie internazionali. Potrebbe essere una soluzione che accontenti quasi tutti, anche se c’è un problema di fondo di non poco conto. Quale nazione, fuori dall’Europa, è disposta ad ospitare centri di smistamento? Complicatissimo. Si pensa a uno tra Tunisia, Egitto e Albania. Nei centri, poi, si dovrebbe accertare se i migranti sono rifugiati o migranti economici.

Mattarella per la giornata del rifugiato: serve cooperazione

L’Italia contribuisce al dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza nei confronti di quanti, costretti a fuggire dalle proprie terre“, così il presidente della Repubblica nel messaggio per la giornata mondiale del rifugiato. “La comunità internazionale deve operare con scelte politiche condivise e lungimiranti per gestire un fenomeno che interessa il globo intero. L’Unione Europea, in particolare, deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l’onere di affrontare le emergenze“, il monito di Mattarella all’Ue. L’Ocse, per la giornata del rifugiato, fa sapere che l’immigrazione verso l’Italia nel 2017 è diminuita del 34%.

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