Difesa, Mulè: “Sbagliato dire che i fucili sono comprati con i soldi del pane”

"Facciamo chiarezza: nessuno vuole togliere il pane agli italiani per comprare più fucili".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Giorgio Mulè

ROMA – “Facciamo chiarezza: nessuno vuole togliere il pane agli italiani per comprare più fucili. Sappiamo bene che in questo momento le priorità sono legate all’energia e agli aumenti delle bollette. Allo stesso tempo il governo, su indicazione di un voto alla Camere che oltre alla maggioranza compatta ha contato anche sul sostegno di Fratelli d’Italia, si è impegnato a aumentare gradualmente nei prossimi anni le spese della difesa”. Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè a “Oggi è un altro giorno” su Rai1. “Ecco – prosegue Mulè – ciò non vuol dire sottrarre risorse necessarie a fare altro ma avere forze armate efficienti che consentano all’Italia di essere credibile e sedersi da protagonista ai tavoli internazionali. Le cose vanno dette nel modo giusto. La difesa si uniforma al dettato del parlamento e applica una politica che in questo caso va oltre la stessa maggioranza. Del resto lo stesso presidente del Consiglio ha ribadito e sottolineato la necessità che l’Italia, in ambito europeo e nella prospettiva dell’applicazione della bussola strategica, mantenga fede all’impegno con la Nato che prevede di destinare il 2 percento del Pil per le spese militari”, conclude.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome