Governo, Draghi a muso duro con la maggioranza: “O dentro o fuori, dovete garantire i voti”

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi / LaPresse 05-01-2022 Roma Si è tenuta a Palazzo Chigi la riunione della Cabina di regia sul Covid-19 presieduta dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Nella foto: Mario Draghi

ROMA – “O dentro o fuori, dovete garantire i voti”. E’ l’ultimatum lanciato ai partiti della maggioranza dal premier Mario Draghi all’indomani dell’incontro con il Presidente della Repubblica con cui ha scelto la linea dura.

Il monito

Draghi ha ribadito che “il presidente Mattarella ha voluto questo governo per fare le cose che servono all’Italia”, per cui “non siamo qui per essere realisti, siamo qui per essere idealisti”. Il tutto ha preso forma dalla convulsa notte di mercoledì a Montecitorio con i partiti della maggioranza in litre tra loro: “O siamo il governo del fare o è inutile star qui a scaldare la sedia – ha sottolineato il premier – Con Mattarella non lo abbiamo costruito per tirare a campare. Quanto a me – ha sottolineato – posso sempre fare altro”, ribadendo quanto detto nel giorno della fiducia al senato: “il tempo del potere può essere sprecato nella sola preoccupazione di conservarlo”. Il riferimento di Draghi era alla diatriba del Pd e il M5S sull’Ilva, mentre la Lega e Forza Italia pare abbiano ristabilito l’equilibrio con FdI sul tetto al contante”. Oltre alla situazione di stallo su temi quali “la concorrenza e la delega fiscale” che pone i partiti davanti alle loro responsabilità.

L’incontro

Draghi, appena rientrato da Bruxelles si è precipitato da Mattarella per concordare la strategia da applicare nei confronti dei partiti. E ricevuto l’ok per l’adozione di un atteggiamento ‘duro’ si è recato all’incontro con la maggioranza a Palazzo Chigi. Presenti i ministri: Giorgetti, Orlando, Gelmini, Speranza, Patuanelli, Bonetti.

Il batti e ribatti

E sull’atteggiamento ondivago dei partiti in Parlamento ha sottolineato: “Sono dinamiche ingiustificabili, con una crisi internazionale alle porte” non accettando giustificazioni. Ma Parla Patuanelli ha spiegato che “da mesi chiede di poter avere in tempo le bozze dei provvedimenti, è per sondare l’umore di deputati e senatori del M5S”, mentre la ministra Maria Stella Gelmini ha sottolineato che “siamo entrati in un anno elettorale”. E Draghi sottolinea che Marattin (Iv) “tiene bloccata la delega fiscale in commissione: l’avete approvata in Cdm e ora volete togliere la riforma del catasto? Non può andare così. Voi mi fate l’analisi della situazione, io invece voglio che sia risolta. Fatemi sapere cosa intendete fare, perché se il governo non produce, non ha senso che vada avanti”. Poi il Ministro Orlando: “Sosteniamo con convinzione il governo”, mentre Giorgetti ha colto il punto politico: “O i presidenti non controllano i gruppi, o gli incidenti parlamentari sono voluti e il problema è più grave. Abbiamo davanti una campagna elettorale continua. O lavoriamo per evitare la degenerazione o meglio chiuderla qui”.

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