Draghi: “La lotta per la Crimea è parte della lotta per liberare l’Ucraina”

"Nel secondo anniversario della Piattaforma internazionale per la Crimea, desidero esprimere il fermo sostegno dell'Italia a questa iniziativa e all'Ucraina"

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse In foto il Presidente del Consiglio Mario Draghi

ROMA – “Nel secondo anniversario della Piattaforma internazionale per la Crimea, desidero esprimere il fermo sostegno dell’Italia a questa iniziativa e all’Ucraina. L’occupazione della penisola di Crimea da parte della Russia nel marzo 2014 è stato un atto di aggressione inaccettabile, una chiara violazione del diritto internazionale. L’Italia ha costantemente condannato l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia e la graduale militarizzazione della penisola da parte di Mosca”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo con un videomessaggio al Summit internazionale ‘Crimea Platform’, lanciato lo scorso anno dalla presidenza ucraina. “La lotta per la Crimea fa parte della lotta per la liberazione dell’Ucraina”, ha aggiunto.

 “Lo scorso febbraio, le forze russe hanno usato la Crimea per lanciare il loro attacco alle regioni dell’Ucraina meridionale, tra cui Kherson.

Continuano a usare la Crimea per esercitare pressioni militari su altre aree, in particolare sulle città portuali di Mykolaiv e Odessa.

Di fronte ai tentativi da parte della Russia di sottomettere altre parti del territorio ucraino, la comunità internazionale non può girarsi dall’altra parte”, ha aggiunto Draghi.

LaPresse

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