Droga, incastrato Pimpinella

La Procura: botte al figlio per farlo spacciare e non fargli condividere la scelta della madre di collaborare con la giustizia

SANTA MARIA APUA VETERE – Spaccio di droga, violenza o minaccia per costringere il figlio a commettere un reato e lesioni personali: una ordinanza in carcere quella eseguita per il ras della droga Giuseppe Pimpinella. Per la Procura l’uomo, 41 anni, già detenuto, avrebbe costretto il figlio allora minorenne a spacciare e lo avrebbe picchiato quando la madre manifestò l’intenzione di collaborare. Lesioni che Pimpinella avrebbe causato al figlio, secondo la Procura, perché aveva manifestato condivisione nei confronti della scelta della madre di collaborare con la giustizia. Ad eseguire il provvedimento cautelare nei confronti di Pimpinella sono stati i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere. In carcere hanno notificato all’uomo il provvedimento applicativo della misura coercitiva emesso dal gip del tribunale di Santa Maria Capua su richiesta della Procura (procuratore Pierpaolo Bruni). Il provvedimento cautelare arriva al termine di un’attività investigativa, svolta dal mese di giugno 2022 al mese di febbraio 2023, che ha documentato diverse cessioni di cocaina e hashish da parte dell’arrestato nei pressi dell’abitazione di Pimpinella a Santa Maria Capua Vetere. In quel periodo l’uomo era fuori dal carcere e si trovava in casa. Dalle indagini è emerso, inoltre, che il 41enne avrebbe usato violenza psicologica nei confronti del proprio figlio, all’epoca dei fatti minorenne, al fine di costringerlo a spacciare droga per suo conto, oltre a cagionargli lesioni personali quando lo stesso ragazzo aveva manifestato condivisione nei confronti della scelta della madre di “collaborare” con l’autorità giudiziaria. Pimpinella fu arrestato lo scorso anno dopo la sentenza definitiva in Cassazione sempre per doga. Deve scontare circa 10 anni.
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