De Luca e Anci nella Capitale: sfida al governo sull’Autonomia

Il governatore a differenza di Conte e Schlein mobilita il Sud contro la riforma Calderoli. Manfredi fa calcoli politici e non sarà in piazza. A manifestare 90 comuni della Campania

CASERTA – E’ il giorno della mobilitazione del Sud, è il giorno della protesta voluta prima di tutti dal governatore della Campania Vincenzo De Luca (nella foto). La battaglia contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco del Fondo sviluppo e coesione per le regioni del Mezzogiorno poteva essere un cavallo di battaglia per i vertici nazionali di Pd e 5 Stelle, e invece a portare tutti in piazza è il leader di Palazzo Santa Lucia. L’appuntamento è per le 11 in piazza Santi Apostoli. A sostenere la mobilitazione è in prima linea l’Anci Campania, guidata dal sindaco di Caserta Carlo Marino, che ha registrato l’adesione di 90 Comuni alla protesta. Ci saranno, senza bandiere, Cgil e Uil. Diserterà, invece, la Cgil. Tra gli assenti, non troppo a sorpresa, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. In rappresentanza della città ci sarà l’assessore Teresa Armato. Il primo cittadino partenopeo ha liquidato l’argomento con un “parliamo d’altro”. L’inquilino di Palazzo San Giacomo, del resto, non ama contrapporsi al governo di centrodestra e ha dimostrato di preferire l’asse con Elly Schlein e Roberto Fico rispetto al dialogo col governatore. E non importa che magari sulla questione la pensa come De Luca (e qualche parola contro l’autonomia differenziata, timidamente, l’ha pure spesa), il calcolo politico è prioritario. E non scende in piazza con chi, probabilmente, punta a sostituire. Al di là di questo, però, l’adesione si preannuncia ampia e ci saranno anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle, nonostante siano all’opposizione di De Luca al Centro direzionale. E persino il fratello di Gaetano Manfredi, il consigliere regionale dem Massimiliano: “Questa battaglia non riguarda solo la Campania ma tutto il Sud dal momento che allo stato non c’è nessuna Regione del Mezzogiorno che ha sottoscritto l’accordo. Lo scopo non è creare una polemica eterna o fare colore ma arrivare nel più breve tempo possibile a una sottoscrizione dell’intesa con pari soddisfazione da parte di tutti e dare finalmente la possibilità ai comuni di poter realizzare, a prescindere dai dal loro colore politico, quelle opere pubbliche che stanno nei loro programmi elettorali”. Non tutti fanno calcoli, insomma. Ci sarà il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che con Marino ha partecipato al tavolo con il ministro Raffaele Fitto, al termine del quale però non è stato raggiunto alcun accordo. E lo stesso sindaco di Caserta ha speso parole chiare. “Ci troviamo in una situazione paradossale, diventata intollerabile, circa 300 Comuni rischiano il default o non completeranno le opere iniziate non avendo in cassa le risorse necessarie. Ne va della sopravvivenza di oltre la metà degli enti locali della Campania. Sarà l’occasione per mostrare unità, intesa, condivisione e solidarietà nella difesa delle nostre comunità locali”, evidenzia Marino, ricordando di aver “lavorato in queste settimane affinché questo presidio sia un’occasione bipartisan, in cui tutti i sindaci, indossando la fascia tricolore, possano riconoscersi ed esprimere unità e coesione nel difendere gli interessi dei propri cittadini”. Il centrodestra, nonostante gli appelli, non sarà in piazza per non mettere in imbarazzo il governo nazionale. Sarà una giornata importante. E per De Luca è un test politico fondamentale. Per oggi e non solo.

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