Elezioni a Casoria, stallo nel centrodestra. Scancariello: “Urgente un confronto”

Intervista al dirigente nazionale di Fratelli d'Italia: "Finora infruttuosi gli incontri con gli alleati, ma siamo disponibili a discuterne ancora". Il candidato alle elezioni sarà il presidente del circolo cittadino Nicola Mangani.

Luca Scancariello
Luca Scancariello

La città si prepara alle prossime elezioni amministrative. E mentre il centrosinistra appare compatto, con il sostegno di Pd, M5s, Europa Verde e Campania Libera al sindaco uscente Raffaele Bene, il centrodestra sembra in ritardo. Ne parliamo con il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Scancariello.

Come si sta preparando Fdi al prossimo appuntamento elettorale?

Come nelle precedenti tornate elettorali per le amministrative, Fdi sta costruendo, attorno ad una chiara visione del futuro della città, una squadra di uomini e donne, prevalentemente giovani professionisti, i quali condividono la caratteristica che può rappresentare un assoluto valore aggiunto: la libertà da ogni possibile condizionamento, la non ricattabilità. A questa qualità fondamentale, si aggiungono poi notevoli competenze, che ci consentiranno, una volta al governo della città, di incidere in maniera significativa sulla realtà.

Come va l’interlocuzione con le altre forze di centrodestra?

La nostra disponibilità al dialogo e alla condivisione di programma e portabandiera è stata ribadita nel corso di una serie di incontri con i rappresentanti locali dei partiti che sostengono il governo Meloni, già a partire dallo scorso mese di novembre. Questi incontri si sono rivelati infruttuosi in quanto, per motivi difficilmente comprensibili, i nostri potenziali alleati non hanno inteso comunicare alla città l’avvio di un tale processo. Di più: in alcuni casi, si sono lasciate correre, senza smentite, notizie inquietanti circa incontri tra forze politiche di centrodestra e compagini del fronte opposto. Nonostante questa situazione di stallo, la necessità di costruire un’alternativa di governo permane immutata; come immutata resta la nostra disponibilità a discutere.

Lo schieramento ha sfiorato la vittoria alle elezioni del 2019. A Casoria sembra che il centrodestra non riesca a compattarsi. Qual è il tassello che manca? E come si batte il centrosinistra?

E’ necessario rivolgersi ai 20mila elettori che sistematicamente non vanno più a votare, offrendo una proposta chiaramente e senza ambiguità alternativa. In tal senso, non possiamo accompagnarci a soggetti che hanno mostrato una totale spregiudicatezza, nel passare da un campo all’altro, partecipando a pieno titolo dei disastri che il centrosinistra ha provocato, negli ultimi decenni. In tal senso, è fondamentale costruire una compagine politica, e non solo un cartello elettorale raffazzonato all’ultimo minuto.

Quali sono i punti cardine del programma in vista delle elezioni?

Nel mese di maggio dello scorso anno, abbiamo lanciato la nostra conferenza programmatica, con la quale abbiamo presentato alla città i quattro assi, lungo i quali orientare la nostra azione di governo: sicurezza, territorio, sviluppo economico e cultura. Queste quattro tematiche si intrecciano e si rimandano a vicenda, rappresentando i presupposti per aggredire il declino della città.

C’è già un potenziale candidato sindaco?

Noi abbiamo individuato il nostro portabandiera nel presidente del circolo cittadino di Fdi, Nicola Mangani, giovane professionista impegnato nel sociale, oltre che in politica; da sempre in Fratelli d’Italia, ha più volte dimostrato grande capacità di aggregazione. Noi confidiamo nel fatto che possa diventare il nome di sintesi di un raggruppamento più ampio, ma siamo comunque disponibili ad ascoltare eventuali proposte alternative.

Quali sono le criticità della città che Fdi intende risolvere con estrema urgenza?

Per noi la sicurezza è questione prioritaria e dirimente per la qualità della vita dei cittadini. Avvieremo certamente una approfondita interlocuzione con i tanti amici che oggi sono al governo della nazione, per garantire una maggiore presenza delle forze dell’ordine; ma nel frattempo vanno attivati gli strumenti a disposizione dei sindaci per il controllo del territorio, come per esempio il Daspo urbano. Il principio deve essere quello della “tolleranza zero”. Altrettanto importante sarà occuparsi, finalmente e seriamente, dello stato di salute del sottosuolo cittadino, che come abbiamo segnalato da tempo è in condizioni disastrose.

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