Elezioni, Orlando: “La tassa sugli extraprofitti può salire oltre il 25%”

Le parole del ministro del Lavoro

Foto Milena Rettondini / Ufficio Stampa Mise / LaPresse Nella foto: Andrea Orlando

MILANO – “Serve un intervento rapido per aiutare imprese e famiglie, anche in deficit se necessario, ma circoscritto a questa emergenza energetica. E senza abbandonare la tassa sugli extraprofitti: le leggi si rispettano, lo Stato non può rinunciare a quelle risorse. Anzi non escludo che si possa ancora alzare l’aliquota della tassa, salire sopra il 25% attuale”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando, in una intervista a Repubblica.

Il Financial Times avverte che la speculazione contro l’Italia è in agguato. “Non mi preoccupa la denuncia, ma la condizione del nostro Paese più esposto di altri per via dell’alto debito. Dobbiamo muoverci con accortezza, ma questo non significa che non sia necessario muoversi”, spiega Orlando.

“Anche in deficit, circoscritto all’emergenza, se non avessimo alternative e se l’Europa non riuscisse a dare una risposta strutturale con un tetto al prezzo del gas. Il lavoro povero è aumentato e rischiamo una crisi sociale fortissima. Si ripete che all’esterosono preoccupati che possa vincere la coalizione di centrodestra – afferma – Dobbiamo spiegare perché: è una coalizione a trazione di una destra estrema, divisa su tutto, con ricette contraddittorie che si può tenere insieme solo con un antieuropeismo strumentale”.

In merito alla richiesta di Salvini di uno scostamento da 30 miliardi risponde: “Salvini spara cifre a caso, lo vediamo ogni giorno e su ogni tema”.

“Non si preoccupa di dire dove trova le coperture delle sue proposte e produce sempre un effetto ottico, facendo credere che sia l’Europa a opporsi a interventi tutti e sempre in deficit. Attenzione perché questo rischia di essere l’anticipo di un film che vedremo spesso se la destra dovesse vincere: noi vorremmo fare cose mirabolanti ma non possiamo per colpa dell’Europa. Questi anni hanno dimostrato il contrario. Siamo più forti se è più forte l’Europa”, aggiunge.

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