ROMA – Le due tombe del cimitero Teutonico all’interno delle quali si sperava di trovare il corpo di Emanuela Orlandi sono vuote. Questa l’amara scoperta effettuata questa mattina dai familiari della ragazza scomparsa nel nulla nel 1983.
Emanuela Orlandi, un altro buco nell’acqua: vuote le tombe nel cimitero Teutonico
I familiari di Emanuela Orlandi nei mesi scorsi avevano ricevuto precise indicazioni circa il ritrovamento del corpo della ragazza. All’avvocato di famiglia era stata recapitata una lettera con allegata la foto di una tomba. Quella della principessa Sophie von Hohenlohe, accanto alla quale ce n’è un’altra, appartenente alla principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Entrambe nel cimitero Teutonico dela Città del Vaticano.
“Cercate dove indica l’angelo“, recitava il testo della missiva. Tanto è bastato per riaprire le indagini. Dopo l’ok del Vaticano, è venuto oggi alla luce che quella tomba era stata già aperta almeno una volta.
Sebbene la prima fosse quella indicata dalla segnalazione, entrambe sono state aperte. Fino alla cocente delusione di trovarle vuote.
La delusione del fratello della giovane scomparsa
“Tolta la lastra della prima tomba, gli operai hanno scavato per circa 30 centimetri e hanno scoperto che sotto c’era una stanza, ma incredibilmente era vuota“. Lo ha riferito, deluso, Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.
“Quindi si è passati alla seconda: una tomba a sarcofago per la quale serviva solo sollevare le lapide. Ma anche quella era completamente vuota“.
“Noi avevamo ricevuto delle segnalazioni precise, non solo quelle contenute nella lettera anonima: ci segnalavano quello come luogo della sepoltura di Emanuela anche fonti interne al Vaticano. Questa vicenda non può finire così. Perché tutte queste persone ci hanno indirizzato lì?“, chiede ora Pietro Orlandi.