Euro 2020, Jorginho: “Mancini ci trasmette fiducia e serenità, ci sentiamo forti”

"Il mister è una persona molto tranquilla, ci trasmette molta serenità, crede molto in noi e noi lo sentiamo. Ci trasmette tanta fiducia, questo è veramente fondamentale. Ci fa sentire forti, ci dà una grossa mano anche sul campo".

Foto LaPresse - Fabio Ferrari

TORINO – “Il mister è una persona molto tranquilla, ci trasmette molta serenità, crede molto in noi e noi lo sentiamo. Ci trasmette tanta fiducia, questo è veramente fondamentale. Ci fa sentire forti, ci dà una grossa mano anche sul campo”. Lo ha detto il centrocampista della nazionale italiana Jorginho a due giorni dai quarti di finale di Euro 2020 con il Belgio. “In tutto il percorso ha cercato sempre di starci vicino e aiutarci nella maniera giusta, penso lo stia facendo molto bene”, ha aggiunto.  “Cosa può avere l’Italia più del Belgio? Speriamo la fame di vincere, visto che questo gruppo ha tanta fame di vincere”. “Speriamo che la sorpresa sia l’Italia, noi continuiamo a crederci – ha proseguito – Dobbiamo crederci, continuiamo a lavorare tanto, vediamo dove si può arrivare”. “Il Belgio va rispettato perché è primo nel ranking, ma tutte le squadre hanno dei punti deboli. Se fossi l’allenatore cercherei di trovarli, e vedere anche i punti forti per cercare di evitarli”. “De Bruyne? E’ un giocatore che fa la differenza, credo che abbia una intelligenza calcistica di altissimo livello, sopra il normale, cercare di fermarlo è difficile perché trova sempre degli spazi. Una maniera è cercare di limitare gli spazi tra le linee, in quello è molto bravo – ha aggiunto a proposito del rivale del Manchester City – Quando si gira e vede il campo è veramente molto pericoloso”.

 “Il Pallone d’Oro? Sinceramente non ci penso, ovviamente tutto quello che accade è solo una conseguenza del lavoro che viene svolto. La mia priorità sinceramente è vedere il gruppo, per me viene sempre prima di tutto. Gioire insieme a tanti compagni e tanti amici è molto più bello che gioire da solo, perciò penso sia più importante la vittoria collettiva”.

LaPresse

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