Europee, la Lega cresce nei sondaggi e schiaccia il M5S

Il Pd conserva l'elettorato del 4 marzo

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

In calo anche il Pd, che tiene però lo “zoccolo” e conserva l’elettorato del 4 marzo

ROMA – Le elezioni europee si avvicinano. All’indomani dell’approvazione del “decretone” gialloverde, saranno il prossimo banco di prova per il nostro paese, che testerà la forza politica italiana. Il risultato delle elezioni sancirà infatti anche quale sia il partito più “pesante”, vale a dire quello che ha maggiore influenza e seguito in Italia.

Elezioni europee, i sondaggi: la Lega al 35,8%

Al momento, come era prevedibile, la Lega tiene testa negli orientamenti di voto attuali. Il partito di Salvini è accreditato del 35,8%, un risultato davvero rilevante e superiore alle ultime stime.
Un traguardo che il ministro degli Interni con buone probabilità riuscirà a conservare fino alle elezioni europee, anche grazie agli eventi che man mano si verificano nel paese, e che Salvini è bravo a usare per ottenere consenso. Basti pensare al caso Battisti e al pugno duro sul tema migranti.

M5S quasi due punti sotto le stime di voto: fermo al 25,4%

Il Movimento 5 Stelle si attesta invece al 25,4%, quasi due punti sotto le stime di voto politico. Le difficoltà del partito capeggiato dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio si ripercuotono inevitabilmente sul suo elettorato. Le divisioni interne, la complessità dei temi che il vicepremier grillino si trova a gestire, e la netta inferiorità mediatica della politica pentastellata rispetto a quella leghista, hanno portato a questo decisivo stacco con il partito di Salvini.

Le opposizioni: Pd al 17,3%, migliora +Europa

Il Pd si colloca invece al 17,3%, un risultato che vede il partito in calo rispetto alle stime di fine dicembre, ma in ripresa rispetto a quelle di novembre. Nonostante le gravi difficoltà che il partito vive, riesce comunque a battagliare, non allontanandosi di troppo al risultato del 4 marzo. Miglioramento invece per +Europa, che registra un risultato superiore al voto politico, che però non le permetterebbe comunque di superare la soglia di sbarramento. FI si attesta al 7%, in calo rispetto alle intenzioni di voto per le Politiche. Fermo al 3,4% è Fratelli d’Italia, un dato che rende impossibile al partito l’elezione di parlamentari europei.


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