Eutanasia, Gasparri-Quagliarello (FI): “Per fermarla cambiare legge Dat”

La pessima legge della scorsa legislatura sulle disposizioni anticipate di trattamento ha aperto un varco all’eutanasia nel nostro Paese, la Corte Costituzionale ci si è infilata dentro per allargarlo, e i sostenitori della ‘dolce morte’.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – “Il ministro della Salute Giulia Grillo, con adamantina chiarezza, ha reso ancor più evidente ciò che già avrebbe dovuto essere chiaro a quanti hanno a cuore la tutela della vita”. Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori Maurizio Gasparri (FI) e Gaetano Quagliariello (Idea). “I fatti – proseguono – sono semplici: la pessima legge della scorsa legislatura sulle disposizioni anticipate di trattamento ha aperto un varco all’eutanasia nel nostro Paese, la Corte Costituzionale ci si è infilata dentro per allargarlo, e i sostenitori della ‘dolce morte’, ben rappresentati anche nell’esecutivo e nella maggioranza, si fanno forti dell’assist giudiziario perché venga portata avanti la propria agenda”.

Il problema

 “Purtroppo – concludono- a dispetto dei contratti di governo, fuori dal palazzo la realtà e i tribunali non conoscono ‘moratorie’. Per i difensori della vita stare fermi non significa limitare i danni ma siglare la resa. L’ordinanza della Corte Costituzionale si è innestata sugli elementi eutanasici della pessima legge sul testamento biologico. Per fermare l’eutanasia, dunque, non basta opporsi alle nuove leggi in discussione: bisogna correggere quelle che già ci sono e tappare la falla prima che sia troppo tardi. I nostri disegni di legge, chirurgici e mirati, sono già depositati e a disposizione dei colleghi di buona volontà”.

LaPresse

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