Eutanasia, il papa: “È una strada sbrigativa, non è espressione di libertà”

La linea del pontefice su una delicata questione sempre più attuale

Foto Filippo Monteforte / AFP in foto Papa Francesco

CITTA’ DEL VATICANO “Di fronte, dunque, a qualsiasi cambiamento della medicina e della società da voi identificato, è importante che il medico non perda di vista la singolarità di ogni malato. Con la sua dignità e la sua fragilità. Un uomo o una donna da accompagnare con coscienza, con intelligenza e cuore, specialmente nelle situazioni più gravi”. Lo dice Papa Francesco ricevendo in udienza la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

La linea del papa sull’eutanasia

Con questo atteggiamento si può e si deve respingere la tentazione – indotta anche da mutamenti legislativi – di usare la medicina per assecondare una possibile volontà di morte del malato. Fornendo assistenza al suicidio o causandone direttamente la morte con l’eutanasia”. Lo dice Papa Francesco ricevendo in udienza la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Una strada sbrigativa

“Si tratta di strade sbrigative di fronte a scelte che non sono, come potrebbero sembrare, espressione di libertà della persona, quando includono lo scarto del malato come possibilità. O falsa compassione di fronte alla richiesta di essere aiutati ad anticipare la morte”. Lo dice Papa Francesco parlando di eutanasia con la federazione dei medici chirurghi. Il Pontefice cita la Nuova Carta per gli Operatori Sanitari: ‘Non esiste un diritto a disporre arbitrariamente della propria vita. Per cui nessun medico può farsi tutore esecutivo di un diritto inesistente’.

(LaPresse)

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