MILANO – “I dati della produzione dell’anno 2018 degli stabilimenti finali di Fca segnalano una riduzione del 6,8% (le solo auto, senza veicoli commerciali -10,2%). Questo rispetto i dati record del 2017, che rispetto al periodo pre-crisi del 2013, aveva segnato un incremento del 76%”. Lo afferma il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano. “Dopo cinque anni di continua crescita – prosegue – il 2018 segna, con le sue 964.533 vetture, il primo con un calo produttivo. E’ una flessione che fa scendere sotto la soglia del milione la produzione dopo due anni in cui si era superata l’asticella”.
continua il segretario nazionale della Fim-Cisl
“L’effetto del rallentamento dei volumi si è riscontrato in tutti e quattro i trimestri del 2018 con un peggioramento maggiore nell’ultimo trimestre dell’anno, confermando la flessione riscontrata anche nei dati sulle immatricolazioni nel nostro paese”. Uliano evidenzia tuttacia che continuano a segnare una crescita anche rispetto al 2017, le produzioni di Fiat Professional nello stabilimento di Sevel in Val di Sangro (+1,7%) e di Melfi (+2,8%) con la produzione di Renegade e 500X, nonostante il fermo di produzione a luglio scorso della linea della Punto. “In tutti gli altri stabilimenti il dato della produzione è in riduzione. In particolare nel corso del terzo trimestre 2018 si sono fermate le produzioni di Fiat Punto e Alfa Romeo MiTo, che in termini di volumi hanno certamente peggiorato ulteriormente la situazione”, conclude il sindacalista.
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