MILANO – Il presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, è pronto alla mossa decisiva per sbloccare le nozze con Renault. Dopo aver scritto nei giorni scorsi sul quotidiano giapponese Nikkei per strizzare l’occhio ai partner nipponici della casa della Losanga, Elkann si prepara a incontrare l’amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, e il suo omologo di Mitsubishi, Osamu Masuke. Ciò per convincerli della bontà dell’operazione e per preparare il campo per un futuro allargamento dell’alleanza. Ciò con la speranza che porti al più grande costruttore al mondo, con 15 milioni di vetture annue. Il presidente di Fca avrebbe già avuto uno scambio via e-mail con Saikawa e Masuke. Tuttavia da ambienti vicini a lui arriva un secco “no comment” sull’eventuale incontro. È possibile che Elkann possa avere un confronto prima del cda di Renault che dovrà accettare la proposta di Fca di una fusione 50-50%, convocato per martedì prossimo, che potrebbe avviare le trattative in esclusiva tra le due ‘big’ europee.
L’accordo
Infatti, come spiega il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, “il rispetto per l’alleanza Renault-Nissan” è una delle “quattro condizioni” poste dal governo transalpino, primo socio di Renault con il 15%, per sostenere la fusione. Le altre tre sono “la salvaguardia di posti di lavoro e dei siti industriali, una governance equilibrata”, per cui si parla di Elkann presidente e di Jean-Dominique Senard, attuale presidente Renault, come a.d. e la partecipazione del futuro gruppo dei progetti europei sull’auto elettrica. La Francia, ribadisce Le Maire ad Afp, ritiene il possibile matrimonio “reale opportunità per l’industria automobilistica francese” e per questo “lo Stato vigilerà sul rigoroso rispetto” dei patti. Dal lato francese delle Alpi, Senard è già volato in giappone per convincere i partner ed è tornato in patria con un’apertura di Nissan e Mitsubishi che parrebbero non intenzionate, per il momento, ad opporsi. Il top manager francese ha inoltre sottolineato che, nonostante la priorità sia la fusione con Fca, Renault resta disposta a valutare poi l’eventuale ulteriore integrazione di Nissan nel nuovo gruppo allargato. La casa della Losanga detiene il 43% dei giapponesi, che a loro volta hanno il 15% di Renault.
Le mosse
Intanto da un file depositato presso il regolatore dei mercati olandese, emerge che l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, che secondo rumors potrebbe essere il capo delle operazioni dopo la fusione, ha venduto 250.000 azioni del gruppo a 13,85 dollari ciascuna, per un controvalore di 3,46 milioni di dollari (3,1 milioni di euro), il 28 maggio, dopo la proposta di fusione con Renault. Manley ha venduto le azioni per “coprire una spesa personale” chiarisce un portavoce di Fca e ha aspettato l’annuncio ufficiale della proposta ai francesi per essere sicuro di evitare qualsiasi illazione su presunti utilizzi di informazioni privilegiate.
di Lorenzo Allegrini