Papa: “Paura fomentata ad arte. Non bisogna cedere alla cultura dell’odio”

"Dello sviluppo tecnologico e del benessere economico hanno beneficiato in molti, ma i più sono rimasti inesorabilmente esclusi"

(Photo by Andreas SOLARO / AFP)

ROMA – “Dello sviluppo tecnologico e del benessere economico hanno beneficiato in molti, ma i più sono rimasti inesorabilmente esclusi, mentre una globalizzazione omologante ha contribuito a sradicare i valori dei popoli. Dunque indebolendo l’etica e il vivere comune, inquinato, in anni recenti, da un senso dilagante di paura che, spesso fomentato ad arte, porta ad atteggiamenti di chiusura e di odio”. Lo ha detto Papa Francesco al Patriarcato Ortodosso Romeno di Bucarest, in Romania, nel discorso rivolto ai membri del Sinodo Permanente.

Il messaggio

“Abbiamo bisogno di aiutarci a non cedere alle seduzioni di una ‘cultura dell’odio’ e individualista che, forse non più ideologica come ai tempi della persecuzione ateista, è tuttavia più suadente e non meno materialista. Essa presenta spesso come via di sviluppo ciò che appare immediato e risolutorio, ma in realtà è indifferente e superficiale – ha aggiunto -. La fragilità dei legami, che finisce per isolare le persone, si ripercuote in particolare sulla cellula fondamentale della società, la famiglia, e ci chiede lo sforzo di uscire e andare incontro alle fatiche dei nostri fratelli e sorelle. Specialmente i più giovani, non con scoraggiamento e nostalgia, come i discepoli di Emmaus, ma col desiderio di comunicare Gesù Risorto, cuore della speranza”.

LaPresse

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