Fed, Goldman Sachs: “Ciclo rialzi potrebbe prolungarsi fino al 2023”

"Una forte crescita del reddito reale suggerisce un rischio di rialzo per la crescita dei consumi reali nel 2023 e solleva la possibilità che la Fed debba aumentare i tassi di interesse più di quanto attualmente previsto per mantenere la crescita del PIL al di sotto del potenziale".

Il quartier generale di Goldman Sachs in Europa (Photo by Daniel LEAL-OLIVAS / AFP)

MILANO – “Il percorso stretto verso un atterraggio morbido richiede che i responsabili politici rallentino la crescita del PIL a un ritmo inferiore al potenziale per riequilibrare l’offerta e la domanda nel mercato del lavoro in modo tale da ridurre la crescita dei salari e, in ultima analisi, l’inflazione. Poiché la spesa per consumi rappresenta il 68% del PIL totale, il mantenimento di un ritmo di crescita inferiore al potenziale richiede probabilmente che anche la crescita dei consumi rimanga contenuta”. Lo afferma Joseph Briggs, economista di Goldman Sachs, spiegando come l’andamento dell’economia statunitense in questa fase potrà influenzare la politica monetaria della Fed.

“La crescita del reddito reale – spiega Briggs – è storicamente il principale motore della crescita della spesa reale e vediamo diversi motivi – tra cui la crescita positiva dei salari reali, il continuo aumento dei posti di lavoro, l’adeguamento al costo della vita dei programmi di trasferimento governativi e la normalizzazione dell’aliquota fiscale effettiva – per cui la crescita del reddito reale sarà probabilmente abbastanza forte fino alla fine del prossimo anno. Dopo aver incorporato questi fattori nella nostra previsione di crescita del reddito reale, ci aspettiamo una crescita del reddito reale del 3½% circa nel 2023 su base trimestrale/quadrimestrale, con una crescita del reddito reale positiva per tutti i quintili di reddito”.

L’economista conclude osservando che “una forte crescita del reddito reale suggerisce un rischio di rialzo per la crescita dei consumi reali nel 2023 e solleva la possibilità che la Fed debba aumentare i tassi di interesse più di quanto attualmente previsto per mantenere la crescita del PIL al di sotto del potenziale. Questo è uno dei motivi per cui potremmo immaginare che il ciclo di rialzi si prolunghi fino al prossimo anno”.

LaPresse

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