Femminicidi, uccide la moglie a coltellate: fermato il marito nel Veneziano

Stando alle prime ricostruzioni, il 25enne avrebbe ucciso la moglie a coltellate e sarebbe rimasto in casa

Foto LaPresse - Fabio Delfino

MILANO – Ha ucciso la moglie a coltellate, al culmine dell’ennesima lite. É morta così Lilia Patrunel, 41 anni, uccisa nella loro abitazione nel quartiere Graspo d’uva a Spinea, in provincia di Venezia.

Lui, Alexandru Ianosi Dimitrova, classe ’87, è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione e portato in caserma, dove i militari lo stanno interrogando.

Stando alle prime ricostruzioni, il 25enne avrebbe ucciso la moglie a coltellate e sarebbe rimasto in casa, insieme con il figlio piccolo, di 4 anni, della coppia, per fortuna estraneo alla violenza che ieri si è scatenata in quella casa.

Dimitrova è arrivato in Italia nel 2017 dalla Romania. In Veneto aveva conosciuto Patrunel, si erano spostati ed era nato il piccolo.

Il femminicidio è stato scoperto nella mattinata di oggi, ma la lite, secondo quanto ricostruito, sarebbe scoppiata dopo la mezzanotte. Urla, quelle tra i due coniugi, sottovalutate dai vicini, abituati, in qualche modo a quel rapporto più che burrascono tra i due. Nessuno, però, avrebbe immaginato una fine del genere. Lui che prende un coltello e la colpisce fino a ucciderla. Dopo è rimasto a casa, con il figlio, prima di chiamare i carabinieri e chiedere aiuto. Al loro arrivo ai militari dell’Arma ha raccontato quanto accaduto, anche se, portato in caserma, ha taciuto su ogni cosa. Ora Dimitrova è in carcere, in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del gip.

di Laura Pirone

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