NAPOLI – “Alla luce delle continue polemiche strumentali di questi mesi, ho deciso di dimettermi dalla carica di coordinatore metropolitano: al vincolo di mediazione con alcuni capi corrente locali verso cui non nutro alcuna fiducia privilegio il progetto civico-politico su cui sto lavorando con centinaia di volontari”. Stanislao Lanzotti si dimette da coordinatore cittadino di Forza Italia a Napoli e attacca, senza nominarli, il consigliere regionale Stefano Caldoro e l’europarlamentare Fulvio Martusciello (destinato a prendere il suo posto) che da sostenitori di una coalizione di liste civiche alle prossime comunali di Napoli ora invitano a limitare il proliferare delle stesse civiche.
Lanzotti, che cosa rimprovera a Caldoro e Martusciello? All’ondivaga coppia di scopo chiedo con quale coscienza fanno appelli ancora oggi alle esclusioni, soprattutto dopo averle praticate per anni riducendo in macerie e contrasti personali la politica nei partiti di appartenenza.
Lanzotti, lei è un pioniere del civismo. Sostiene da sempre la necessità di allargare il campo dei moderati. Ne è ancora convinto?
Certo. E’ giunta finalmente l’ora che si risvegli una civile coscienza di partecipazione alle sorti della città, in questi anni abbandonata agli interessi delle fazioni contrapposte delle leadership dei partiti, preoccupate di incassare gli ultimi privilegi di una settimanale presenza sulla stampa, magari con qualche insopportabile veto, mascherato oggi da appello. Senza passione, senza un’azione di programma strategico per la città e per chi ci vive, di crescita, non c’è nessun appello che possa essere ascoltato, facendo apparire chi ne fa ricorso come ultima chance, attori di in un esercizio davvero lunare.
Il giudice Catello Maresca non dice una parola chiara sulla questione dei simboli di partito: li vuole, non li vuole, non si sa. Lei lo sente spesso, cosa gli dice?
Ho grande stima e rispetto per Catello Maresca e sono sinceramente preoccupato che la sua discesa in campo sia frenata da un centrodestra locale troppo spesso incapace di guardare oltre il proprio interesse di bottega. Maresca avrebbe ogni possibilità di vittoria se solo fosse realmente civico e riuscisse a sfruttare ciò che di buono i partiti hanno in termini di organizzazione e idee senza dover pagare dazio ai veti e alle guerre intestine che sono distanti anni luce dalla politica del fare.
A che punto siamo con la sua lista civica? Cresce?
Per quanto riguarda il mio movimento civico – politico, Azzurri per Napoli, che contribuirà generosamente con altri attori alla redazione di una lista per le prossime amministrative lanceremo in queste ore una campagna di confronto sui temi di attualità e di prospettiva per la nostra città
Quali temi?
Di attualità sulla gestione del covid, ed infatti faremo sabato 17 aprile una manifestazione per chiedere alle nostre autorità di seguire il modello inglese . Di prospettiva perche per la settimana del 25 aprile stiamo organizzando un webinar con autorevoli esponenti delle professioni e dell’imprenditoria locale per lanciare un concorso di idee sullo sfruttamento e le potenzialità del water front teso alla creazione di posti di lavoro ed opportunità per la città.
Lascia Forza Italia?
No assolutamente no. Lavoro ad un vero rinnovamento. Qualitativo e non di nomine. La mia appartenenza a Forza Italia è stata, è e resterà legata al presidente Silvio Berlusconi e allo spirito del ’94. La vicenda locale deve essere guardata come un atto di amore verso Napoli e la sua gente. La mia cifra culturale è quella popolare liberale e meridionalista.