Figli di coppie gay, Fontana: “Niente riconoscimento, applico la legge”

Il Ministro per la Famiglia sull'aborto: "Alle donne dico di non farlo"

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse in foto Lorenzo Fontana

ROMA – Il Ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana torna a far parlare di sé per le sue dichiarazioni forti su maternità e famiglie arcobaleno. In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Verità’, diretto da Maurizio Belpietro si è lasciato andare in frasi per nulla diplomatiche sul riconoscimento dei figli e la maternità surrogata, sollevando le polemiche della comunità Lgbti.

Le frasi ‘choc’

“Non si possono riconoscere i figli di coppie dello stesso sesso nati all’estero grazie a pratiche vietate in Italia come la maternità surrogata. Va fatto rispettare il divieto, evitando che il ricorso a queste pratiche all’estero si traduca in un aggiramento del divieto in Italia”, ha dichiarato Fontana. Poi il Ministro ha parlato di interruzioni volontarie di gravidanza. “Mi piacerebbe che lo Stato fosse più vicino a queste donne per far capire loro che, nel dubbio, un figlio è meglio farlo. E’ fondamentale poter godere della propria maternità senza dover rischiare carriera o lavoro. Bisogna far capire alle imprese che il welfare è positivo per l’azienda stessa”.

La ricetta fiscale

Per Fontana la ragione principale dell’aborto è l’impossibilità di poter sostenere economicamente il mantenimento della prole. Per questo ha parlato della sua ricetta fiscale, soprattutto per aiutare le donne. “Bisogna correggere le storture. Non è giusto che le famiglie che hanno figli siano trattate fiscalmente come le famiglie che non ne hanno. Questo porta a far percepire i figli come un peso, una spesa”: Poi ha parlato degli aiuti per i nuclei numerosi. “Purtroppo, in questo momento quando si superano i tre figli il rischio di povertà è molto elevato. Un’assurdità, considerato che fare tanti figli è un bene per lo Stato. Bisogna trovare un modo per assicurare adeguati sgravi fiscali”.

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