‘Figli di…’, la meritocrazia in Parlamento: i primi segnali di rivoluzione arrivano dal M5S. In Provincia di Caserta ecco come il senatore Agostino Santillo ha scelto il suo collaboratore

CASERTA (Gianluca Rocca) – Penna, carta e calcolatrice. Procedure aperte e ‘scientifiche’ per assegnare un incarico prestigioso come può essere quello di collaboratore di un parlamentare. E’ la rivoluzione a Cinque Stelle, e accade a Casapulla, in provincia di Caserta. E’ il caso del neosenatore M5S Agostino Santillo, che l’altra sera ha chiamato a raccolta tutti coloro erano interessati a partecipare alle ‘selezioni’. Già in campagna elettorale (lui è uno di quelli eletti nei collegi proporzionali, quindi scelto con le parlamentarie) annunciò, tra le altre cose, che si sarebbe impegnato, in caso di elezione, “ad accettare il riconoscimento economico stabilito dal MoVimento 5 Stelle ed a presentare costantemente ed in maniera trasparente la rendicontazione delle spese sostenute” e “a condividere con i gruppi di attivisti locali la scelta e la nomina dei collaboratori a cui dovrei eventualmente fare ricorso per l’attività di Portavoce in Senato”. E così ha fatto il 9 aprile scorso, quando ha condiviso con gli attivisti “quelle che sono le necessità che inizio ad avvertire e quelle che nasceranno: dalle prime spese, alla scelta del collaboratore personale, ai possibili supporti e consulenze che potrebbero occorrermi nel corso dell’attività parlamentare. E così, la sera del 9 aprile ha tenuto un incontro nello “Spazio 5 Stelle di Casapulla” e ha iniziato a fare conti e calcoli matematici, per arrivare alla fine a scegliere il collaboratore maggiormente compatibile con l’impegno da assolvere. E’ quanto più si avvicina a quella chimera chiamata meritocrazia di cui gli italiani hanno imparato a fare a meno dal dopoguerra ad oggi. Passando attraverso prima e seconda repubblica hanno imparato, e si sono abituati e adeguati, alla più comoda (e vigliacca) formula del clientelismo, del ‘figlio di’, ‘nipote di’, ‘amico di’. Il neosenatore Agostino Santillo da Casapulla ha quindi individuato quattro aree di competenza e le ha segnate accanto al nome di ciascun candidato. Per ogni area ha poi calcolato, sempre nel corso della pubblica assemblea, discutendone con i presenti, un valore. Alla fine è stato scelto quel candidato che ha totalizzato più competenze di tutti. In base al merito. Onore al merito. Ora, a prescindere da quanto durerà questo incarico (visto che ad un mese dalle elezioni ancora non si sa se il Movimento Cinque Stelle riuscirà a formare un governo o se si dovrà tornare alle urne), resta la ventata di aria nuova che inizia a tirare con i nuovi eletti. O almeno con una buona parte di loro, perché basta spostare lo sguardo un po’ più a sinistra per trovare seduto, alla Camera, un altro eletto in provincia di Caserta, con il Pd: Piero De Luca, ‘figlio di’ Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania. E che ne parliamo a fare.

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