Firenze, inchiesta su gare pubbliche per forniture di divise: interdette 3 società

Sono indagati in concorso anche 3 funzionari pubblici, la cui posizione sarà presto al vaglio del giudice

FIRENZE – I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Firenze hanno eseguito tre misure interdittive del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, per la durata di 12 mesi, nei confronti di altrettante società. Con sedi a Firenze, Prato e Empoli e operanti nel settore del confezionamento di capi di abbigliamento da lavoro. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Alessandro Moneti. E scaturisce dall’inchiesta sulla turbativa d’asta per i concorsi per le divise della polizia municipale e altre guardie addette alla vigilanza in contesti pubblici.

Le indagini

Le indagini, condotte dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Firenze sotto la direzione del sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio, due settimane fa, avevano portato alla notifica di 9 misure interdittive dalla direzione aziendale degli imprenditori coinvolti. Nei confronti dei tre funzionari pubblici, risultati in contatto con alcuni degli imprenditori già destinatari dei provvedimenti interdittivi, il giudice ha ritenuto non sussistente l’esigenza di misure cautelari.

Le accuse

Dalle indagini è emerso che un gruppo di imprese, operanti nell’Italia del Centro-Nord, negli ultimi cinque anni, si sarebbe aggiudicato i concorsi per le divise della polizia municipale banditi da alcuni Comuni toscani, circa cinque. Turbando, secondo l’accusa, “il corretto svolgimento delle procedure di affidamento delle pubbliche forniture” grazie ad accordi di cartello. Indagati attualmente risultano 9 imprenditori (sei toscani, un piemontese, un laziale e un emiliano), tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta.

Indagati anche tre funzionari pubblici

Con loro sono indagati in concorso 3 funzionari pubblici, la cui posizione sarà presto al vaglio del giudice. Secondo gli inquirenti, il gruppo di imprese sarebbe riuscito ad influire anche sulla formulazione dei bandi di gara. E a stabilire di volta in volta chi doveva partecipare al concorso e anche vincere in base all’offerta presentata. Le indagini sono state avviate dopo una denuncia presentata nel settembre 2017 dall’Ufficio anticorruzione, trasparenza e controlli del Comune di Firenze.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome