Firenze, un pirata della strada danneggia il pilone del Corridoio Vasariano

Per il direttore degli Uffizi tempi rapidi per la riapertura del corridoio Vasariano

Firenze – Un pirata della strada ha urtato un pilone del Corridoio Vasariano provocando ingenti danni. E’ successo nella notte di Santo Stefano a Firenze, all’angolo tra Lungarno degli Archibusieri e il Ponte Vecchio, a pochi passi dagli Uffizi. Un’auto, non ancora identificata, ha gravemente danneggiato il basamento della galleria sospesa che unisce gli Uffizi con Palazzo Pitti, superando Ponte Vecchio, ideata nel XVI secolo dall’architetto Giorgio Vasari. Sull’episodio stanno indagando i vigili urbani e la polizia, che in queste ore stanno visionando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona per cercare di individuare l’auto che è andata a sbattere contro il pilone e poi è scappata.

Fortunatamente non si sono registrati danni strutturali al basamento. “Si tratta di un danno da decine di migliaia di euro – ha commentato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt -. Spero che questi pirati della strada vengano presi al più presto. Ciò che è accaduto nella notte forse porta a dover da riconsiderare l’acceso delle auto nella zona di Ponte Vecchio”.

Per il direttore degli Uffizi tempi rapidi per la riapertura del corridoio Vasariano

 “La riapertura del Corridoio vasariano agli Uffizi ha la possibilità di essere l’opera più velocemente realizzata degli ultimi anni in Italia”. Lo ha detto, al termine della presentazione, nell’auditorium Vasari della Galleria, della mostra ‘Flora Commedia’ di Kai Guo Quiang, il direttore del museo Eike Schmidt. “Già nelle prossime settimane – ha spiegato il direttore degli Uffizi – si aprirà la procedura che porterà Invitalia a bandire i lavori. L’avvio di questo iter è imminente. Il progetto esecutivo è completo, dettagliato e pronto ad essere realizzato: dunque, poichè al netto delle pratiche amministrative e legali i lavori per l’adeguamento e restauro del Corridoio non sono così ponderosi e impegnativi, si può dire che l’apertura di questo spazio al grande pubblico ha la possibilità di essere l’opera pubblica più velocemente realizzata in Italia negli ultimi tempi”.

(LaPresse)

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