Flop Appendino, Torino perde un’altra occasione e la Lega ne approfitta

Il Salone dell'Auto trasloca a Milano, ma per Di Maio: "Chiara resta dov'è"

Foto LaPresse/Nicolò Campo 6/3/2019 Torino (Italia) Cronaca Conferenza stampa presentazione 32.esima edizione Salone Internazionale del Libro Nella foto: Chiara Appendino Photo LaPresse/Nicolò Campo March 6, 2019 Turin (Italy) News Press conference presentation 32nd edition of the International Book Fair In the picture: Chiara Appendino

Chiara Appendino non si tocca, il capo politico del Movimento 5 Stelle e vicepremier Luigi Di Maio si schiera dalla parte del sindaco di Torino nonostante questa, con la sua giunta, sia stata capace di perdere occasioni d’oro come le Olimpiadi e ora anche il Salone dell’auto che si sposta a Milano. La Lega approfitta del momento difficile per sottolineare le defaillances amministrative dei pentastellati.

Minoranze rancorose

E’ questa la definizione che Di Maio da dei detrattori del sidaco torinese che potrebbe essere costretta alle dimissioni visti i malumori che circolano intorno alla sua figura. “ Oggi Chiara è giustamente molto arrabbiata – ha detto il vicepremier – per un’occasione di investimento che ha perso Torino (arrabbiata lei, figurarsi i torinesi ndr) in cui ci sono anche responsabilità dei consiglieri M5S di maggioranza. Qualsiasi decisione prenderà io starò sempre dalla sua parte. Rappresenta il futuro del movimento e chi la ostacola sono i nemici della contentezza“.

Scontro frontale con la Lega

Torino pomo della discordia, dopo lo scontro ideologico e politico sulla Tav tra gialloverdi, oggi va in scena l’ennesimo litigio tra leader. Il vicepremier leghista Matteo Salvini non le manda a dire e attacca: “Anche il Salone dell’Auto scappa da Torino: dopo le Olimpiadi e i ritardi sulla Tav altro danno dei 5Stelle alla città. Basta, non si governa solo con i no“.

La replica grillina

I 5 Stelle che di entrare nel merito delle questioni non hanno alcuna intenzione, e forse capacità, rispondono: “Da Roma alle falsità sugli emendamenti al decreto sicurezza bis, passando per il Salone dell’Auto, l’Autonomia, gli attacchi alla Difesa, a Conte. Ora basta, non se ne può più, dategli una valeriana”.


Brace viva sotto la cenere


Il problema tra Lega e M5S e tra Di Maio e Salvini è chiaramente più ampio. Le divergenze d’opinione sui temi importanti e la frustrazione di entrambi dovuta alla convivenza forzata all’interno della maggiuoranza di governo, non giovano a nessuno, soprattutto al Paese.


Scenari possibili


Appendino ha dinanzi a sé due strade: le dimissioni o l’ipotesi di portare avanti il mandato procedendo ad un rimpasto di giunta utile a mettere fuori gioco i capi delle minoranze rancorose come il vicesindaco Guido Montanari, a cui viene attribuita la responsabilità dell’addio del Salone dell’Auto.


L’ironia del Pd


Considerato che laddove Torino colleziona flop, Milano ne trae benefici, i dem hanno ironizzato dicendo: “E’ il miglior sindaco che Milano abbia mai avuto”.

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