Foggia: bombe a negozi con metodo mafioso, arrestati 28enne e 17enne

Due arresti per gli ordigni fatti esplodere il 4 gennaio scorso ai davanti a una concessionaria e una profumeria di San Severo (Foggia), a pochi minuti di distanza

SAN SEVERO (Foggia) -Due arresti per gli ordigni fatti esplodere il 4 gennaio scorso ai davanti a una concessionaria e una profumeria di San Severo (Foggia), a pochi minuti di distanza. Si tratta di un 28enne di Foggia, accusato di tentata estorsione, e di 17enne di San Severo, accusato assieme all’altro di porto e detenzione illegale di materiale esplodente, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le misure limitative della libertà personale sono state eseguite nella serata di ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo di Foggia, con il supporto dei militari della compagnia di San Severo e dello Squadrone carabinieri Eliportato Cacciatori Puglia e scaturiscono dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari assieme alla procura per i minorenni.

“I due, lo scorso gennaio, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, nel comune di San Severo, posizionarono e fecero esplodere due potenti ordigni, mescolati anche con altre componenti metalliche per aumentarne la micidialità, prima presso la profumeria Afrodite e poi, a distanza di pochi minuti, ripetendo di fatto le stesse azioni, presso la concessionaria d’auto Romano, provocando in questo modo gravi danni sia agli esercizi commerciali, sia ai veicoli parcheggiati in prossimità dei siti e agli edifici adiacenti, mettendo così in concreto pericolo l’incolumità pubblica”, spiegano i militari nella nota diffusa oggi. “I due, che agirono con il volto travisato e col favore della notte, con l’evidente obiettivo di intimidire e indurre gli imprenditori a cedere ad una richiesta estorsiva, fecero ricorso a esplosivi improvvisati contenenti bulloni e dadi metallici utili ad aumentarne il potere distruttivo ed offensivo”, proseguono.

“Questi attentati, uniti a quelli di Foggia, avvenuti a inizio 2022, provocarono nella Capitanata un senso di insicurezza sociale al punto tale da determinare, nei giorni a seguire, la presenza delle più alte cariche istituzionali dello Stato riunitesi nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in Prefettura a Foggia”. In quella occasione, a presiedere il comitato fu il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

(LaPresse)

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