Foggia: spaccio di cocaina in carcere a Lucera, infermiere finisce ai domiciliari

Un infermiere di 30 anni è stato arrestato e posto ai domiciliari con l'accusa di aver spacciato droga, per lo più cocaina, nel carcere di Lucera (Foggia)

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

LUCERA (Foggia) – Un infermiere di 30 anni è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di aver spacciato droga, per lo più cocaina, nel carcere di Lucera (Foggia). L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Foggia.

“Fondamentale è stata la collaborazione della polizia penitenziaria del carcere di Lucera, come quella di alcuni detenuti”, spiegano gli investigatori in una nota. Durante la perquisizione nell’abitazione dell’infermiere, residente in provincia di Foggia, disposta dalla procura della Repubblica di Foggia, ed effettuata anche mediante con l’impiego di un’unità cinofila dei carabinieri del Nucleo di Modugno (Bari), sono state rinvenute e sequestrate alcune decine di grammi di cocaina tagliata con novalgina, un comune farmaco antidolorifico. Le analisi di laboratorio tossicologiche hanno permesso di accertare che da tale sostanza sarebbe stato possibile ricavare circa 70 dosi. La condotta, secondo la contestazione, riguarderebbe il periodo che parte dallo scorso mese di gennaio.

(LaPresse)

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