COMO – Un colpo solo, al petto. Non una lite, non un colpo partito accidentalmente. Ma per uccidere, come qualcuno forse aveva ordinato.
La ricostruzione
Secondo le prime rilevazioni e i primi dati raccolti dalle forze dell’ordine quando accaduto nelle prime ore del mattino sulla Lomazzo-Bizzarone a Otrona San Mamette sembrerebbe una vera e propria esecuzione. Un omicidio che ha porta tutti i segni di un regolamento di conti, un epilogo per uno sgarro o forse un errore nell’ambito delle organizzazioni che gestiscono lo spaccio di droga nella zona.
Il ritrovamento e la chiamata al 118
Il corpo è stato scoperto da alcuni passanti nel primo pomeriggio a bordo strada. Sono stati loro, infatti, a dare l’allarme contattando il 118. Sul posto sono giunte pochi minuti dopo le ambulanze della Croce Rossa di Lurate, e dei ‘Sos’ di Appiano Gentile e Olgiate Comasco. I medici presenti, tuttavia, non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo che, a quanto pare, sarebbe morto sul colpo. L’omicida aveva in mente dunque soltanto una cosa, quella di liberarsi di quel 35enne nordafricano che, secondo quelle leggi non scritte nell’ambito della criminalità organizzata, non poteva più vivere. Lo ha così raggiunto e freddato, poi è scappato via facendo perdere le proprie tracce. In quel momento, in un tratto di strada poco frequentato, non c’era nessuno e sembra quindi impossibile ottenere delle rilevanti testimonianze.
Le indagini negli ambienti della droga
È chiaro tuttavia che le forze dell’ordine intervenute stanno monitorando la zona cercando di far leva anche su alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza. Ad iniziare le verifiche sono stati i carabinieri del nucleo operativo di Como in collaborazione con i colleghi della compagnia di Cantù. Bisognerà perlustrare con attenzione gli ambienti vicini alla droga, con le piazze di spaccio gestite da immigrati provenienti soprattutto dal nord Africa. Per risalire ai responsabili dell’omicidio e, dunque, alla verità.