Friuli-Venezia Giulia: Forza Italia e Lega contro le aperture festive dei negozi

La regione presenta una mozione a sostegno dei lavoratori per il mantenimento del riposo domenicale

Foto LaPresse - Paolo Giovannini 30/04/2018 Trieste ( TS ) cronaca - Masimiliano Fedriga neo eletto Presidente del Friuli Venezia Giulia, accoglie la Stampa in Consiglio Regionale.

TRIESTE (LaPresse) – Forza Italia e Lega del Friuli-Venezia Giulia si schierano contro l’apertura festive dei negozi. Una mozione a sostegno dei lavoratori per il mantenimento del riposo domenicale e festivo è stata presentata dei capigruppo di Forza Italia, Piero Mauro Zanin, e Lega, Mauro Bordin, in consiglio regionale Fvg. “La Giunta regionale – scrivono i due esponenti di maggioranza – si faccia promotrice, nei confronti del Governo. Affinché venga modificata la norma del decreto Salva Italia del 2011 che ha liberalizzato gli orari degli esercizi commerciali su tutto il territorio nazionale. Si restituisce, così, alla Regione e agli altri enti locali la possibilità di decidere sulla regolamentazione delle loro aperture. E in base alle necessità del territorio”.

La giunta del Friuli-Venezia Giulia contro le aperture festive dei negozi

“C’è bisogno di una nuova legge statale sugli orari dei negozi – affermano ancora Zanin e Bordin – e tale norma dovrebbe prevedere, in particolare, che le attività commerciali debbano chiudere almeno per 12 giorni festivi all’anno, con un’unica eccezione. Ciascun esercente potrà derogare all’obbligo di chiusura, fino a un massimo di 6 giorni, comunicandolo in anticipo al Comune di riferimento”.

Forza Italia e Lega a sostegno dei lavoratori della regione

“Considerato, poi, che le aperture domenicali non hanno portato nessun effetto favorevole all’economia nazionale. Sia in termini di consumi che di occupazione. E quindi di prodotto interno lordo – fanno notare i due consiglieri regionali -. “Ma hanno esclusivamente aumentato, in taluni casi, i profitti delle grandi catene di distribuzione straniere. Alla Giunta si chiede anche di prendere una posizione netta contro il lavoro domenicale. Nei settori in cui non risulti assolutamente necessario per salvaguardare i lavoratori, le piccole attività e per sostenere la famiglia. Il fulcro fondamentale della società”.

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