CHARLEVOIX – Una giornata intensa, la prima del premier Giuseppe Conte al G7 che si svolge in questi giorni in Canada. In attesa dell’arrivo del presidente statunitense Donald Trump, Conte ha avuto modo di affrontare alcuni incontri bilaterali.
Questione migranti
Il premier italiano ha incontrato i vari leader delle sette potenze mondiali. Ha avuto poi un incontro bilaterale con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. Tra i vari temi toccati anche quello relativo ai migranti, con Conte che ha ribadito: “C’è totale insoddisfazione dell’Italia per le proposte attualmente discusse – in riferimento alla disciplina del regolamento di Dublino sui migranti – e di certo l’Italia non può essere lasciata sola nell’ambito della gestione dei flussi migratori. Vogliamo tutti un’Europa più forte, ma anche più solidale”.
Gli altri temi toccati: dazi e Nato
Il premier Conte ha espresso innanzitutto la propria posizione: “Sono qui per rappresentare in maniera forte, decisa e determinata gli interessi di tutti gli italiani. Sono il portavoce degli italiani”. Quindi è stata affrontata la questione dei dazi, che sarà certamente tema dell’incontro tra i ‘potenti’ del mondo. “Su questo punto – ha affermato Conte – abbiamo una posizione moderata e, soprattutto, improntata a capire le ragioni che portano ad assumere decisioni di questo tipo. Quindi ci comporteremo di conseguenza”. Conte poi ha voluto ribadire, come aveva già fatto dinanzi a Camera e Senato, la posizione dell’Italia nella Nato: “Non è in discussione la collocazione internazionale del nostro Paese, ma siamo anche aperti al dialogo”.
La questione Russia
Proprio la Nato è al centro del dibattito per le sanzioni alla Russia. “Non vogliamo – ha ribadito Conte – che le sanzioni impattino sulla società civile russa. Se metteremo il veto? Valuteremo le posizioni in questo G7 che deve ancora cominciare. Siamo aperti al dialogo, ma questo non vuol dire stravolgere un percorso definito e legato certamente all’attuazione degli accordi di Minsk”.
Della Russia ha parlato anche Donald Trump (prima della partenza per il Canada ‘animata’ dallo scontro a distanza col presidente francese Emmanuel Macron), evidenziando la necessità di permettere alla Russia di sedere al tavolo dei ‘potenti’, ripristinando il G8. Una posizione condivisa anche da Conte: “Sono d’accordo, il suo rientro sarebbe nell’interesse di tutti”.
Le posizioni di Tusk e Juncker
Sui vari temi che animeranno le discussioni del G7 si sono pronunciati anche il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, e il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker. Sulla Russia, Tusk ha spiegato: “Sono certo che i Paesi europei del G7 avranno la stessa posizione, almeno per quel che riguarda la linea generale. Conte favorevole al ritorno della Russia? Non ci sono divergenze tra Italia ed Europa. Con Conte abbiamo avuto un buon bilaterale, sicuramente amichevole”.
Juncker ha ‘glissato’ sulla questione Russia e ha focalizzato il proprio intervento sull’incontro bilaterale avuto con Conte e sulla situazione italiana: “Certamente l’Italia ha un ruolo fondamentale in Europa. L’Italia ha bisogno dell’Europa e l’Europa non è completa senza l’Italia. La questione Russia? Non ne abbiamo parlato in maniera particolare. Posso dire che con Conte ho avuto un buon colloquio e presto riparleremo di immigrazione e budget europeo”.