Gas, Draghi: “Tetto al prezzo ancora più urgente con la riduzione delle forniture in Russia”

"In Europa l'andamento del prezzo dell'energia è alla base dell'impennata dei tassi di inflazione degli ultimi mesi".

Foto Riccardo Antimiani /POOL Ansa / LaPresse Nella foto: Mario Draghi

ROMA– “In Europa l’andamento del prezzo dell’energia è alla base dell’impennata dei tassi di inflazione degli ultimi mesi. A maggio in Italia l’inflazione ha raggiunto il 7,3%, ma l’inflazione di fondo – che esclude i beni energetici e alimentari – è meno della metà. Per frenare l’aumento generale dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei cittadini, è essenziale agire anche – e sottolineo ‘anche’, perché i campi di intervento sono vari e non si limitano a questo – sulla fonte del problema e contenere i rincari di gas ed energia”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso delle comunicazioni nell’aula del Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. “I governi – aggiunge il premier – hanno gli strumenti per farlo. La soluzione che proponiamo da diversi mesi è l’imposizione di un tetto al prezzo del gas russo che consentirebbe anche di ridurre i flussi finanziari verso Mosca. Il Consiglio europeo ha dato alla Commissione il mandato di verificare la possibilità di introdurre un controllo, un tetto al prezzo. Questa misura è diventata ancora più urgente alla luce della riduzione delle forniture da parte di Mosca. Le forniture sono ridotte, il prezzo aumenta, l’incasso da parte di Mosca resta lo stesso, le difficoltà per l’Europa aumentano vertiginosamente. L’Europa deve muoversi con rapidità e decisione per tutelare i propri cittadini dalle ricadute della crisi innescate dalla guerra”.  “Dall’inizio della guerra questo governo si è mosso con rapidità per trovare fonti di approvvigionamento alternative al gas russo. Grazie a queste misure potremo ridurre la nostra dipendenza dal gas russi già dall’anno prossimo”. 

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome