Genova, Gemme: dobbiamo fare presto perché il mondo ci guarda

"Il mondo intero ci guarda e dobbiamo fare presto". Così Claudio Andrea Gemme, commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova designato dal governo, ai microfoni della Rairiferisce le parole che gli ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse02-08-2017
Milano, 29 set. (LaPresse) – “Il mondo intero ci guarda e dobbiamo fare presto”. Così Claudio Andrea Gemme, commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova designato dal governo, ai microfoni della Rai riferisce le parole che gli ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte. “Questo me l’ha detto e io lo condivido – aggiunge – e sono con lui al 100 per cento per affrontare questa cosa. Per quanto riguarda i tempi – spiega Gemme – bisogna aspettare che io abbia in mano le carte. Non è così banale perché anche formare una squadra di professionisti richiede del tempo: non possiamo mettere delle persone che troviamo per strada. Dobbiamo fare una cernita, una selezione importante e in parallelo cercare di studiare la migliore opportunità per dare finalmente alla città una dignità che ha perduto in questo momento. Il decreto è da affinare, ma è ben organizzato.”.

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Gemme è presidente di una società del Gruppo Fincantieri. “Le mie dimissioni sono già sul tavolo”, fa sapere. Manca l’ufficialità per il riconoscimento come commissario straordinario. Tempi? “Il decreto prevede per la nomina massimo 10 giorni”, dice Gemme. “I miei anziani genitori hanno abitato in via Porro dal 1955 e lo ricordo, ero studente e questo ci ha colpito: lì giocavo a pallone, conosco la storia e la forza delle persone del luogo. La gente vuole recuperare le sue cose dalle case, è la stessa cosa che mi dice mia madre tutti i giorni. Bisognerà organizzare con la protezione corretta il modo per recuperare queste cose”, aggiunge Gemme.

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