Berlino (Germania), 20 apr. (LaPresse/AFP) – Centinaia di neonazisti sono attesi a Ostritz, piccolo paesino di 2400 abitanti nell’est della Germania, vicino al confine con Polonia e Repubblica Ceca, per un festival soprannominato ‘Shild und Schwertz’ organizzato in coincidenza con l’anniversario della nascita di Adolf Hitler. L’evento si terrà oggi, data dell’anniversario, e domani. Per l’occasione sono stati dispiegati 1.100 poliziotti, con cannoni ad acqua e imbarcazioni per pattugliare le rive del fiume Neisse. Sono attese contro-manifestazioni di gruppi antifascisti. “Vedrete la polizia in ogni angolo della strada”, ha detto un ufficiale della polizia al giornale regionale ‘Sächsische Zeitung’. Saranno presenti anche dispiegamenti provenienti da altri stati e pattuglie sul versante polacco per garantire la sicurezza. A organizzare l’evento è Thorsten Heise, membro del Partito Nazionaldemocratico (Npd) apertamente xenofobo e antisemita. Le autorità non possono vietare il raduno perchè la Costituzione garantisce il diritto a organizzare manifestazioni pacifiche all’aperto. La simbologia nazista e la svastica, però, non possono essere esposte pubblicamente.
Sono circa 800 gli ospiti attesi al festival, ma i militanti antifascisti fanno sapere che si aspettano la presenza di 2.500 o 3.500 neonazisti che potrebbero arrivare da tutta l’Europa. Sono previsti concerti di gruppi neonazisti e hooligans, dibattiti politici, arti marziali e una convention di tatuaggi. “Se succede veramente di potersi riunire per celebrare l’anniversario di Hitler senza avere problemi, questo indica chiaramente che le nostre leggi e la nostra società sono malate”, ha dichiarato Sascha Elser, portavoce della contro-manifestazione antifascista ‘Rechts Rockt Nicht’ in un appello alla protesta lanciato su internet. Autorità religiose e politiche locali, e associazioni della società civile, hanno deciso di organizzare un ‘Festival della pace’ come azione di protesta. L’evento prevede dibattiti, un circo e cafè arabo, per mostrare che la città rispetta “il cosmopolitismo, la tolleranza, la democrazia e la coesistenza pacifica”.
