Germania-Usa, Pompeo a Berlino: si cercano toni concilianti

Prove di disgelo tra Germania e Stati Uniti. Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo e il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas hanno cercato di minimizzare le divergenze degli ultimi mesi, sottolineate però ieri dalla cancelliera Angela Merkel.

(Photo by SAUL LOEB / AFP)

BERLINO – Prove di disgelo tra Germania e Stati Uniti. Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo e il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas hanno cercato di minimizzare le divergenze degli ultimi mesi, sottolineate però ieri dalla cancelliera Angela Merkel. In un incontro a Berlino, i due hanno discusso di Iran, del caso Huawei, del progetto del gasdotto Nord Stream 2. Poi di spese militari per la Nato e di dazi, cercando di ammorbidire il tono. Pur riconoscendo le “differenze” nell’approccio e difendendo l’accordo nucleare iraniano del 2015, da cui l’amministrazione Trump si è ritirata con dispiacere degli europei, Heiko Maas ha assicurato il desiderio, come per Washington, che Teheran smette di “giocare un ruolo negativo nella regione”.

La possibilità

Alla domanda sulla possibilità di una mediazione tedesca per disinnescare l’escalation in corso tra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti, ha affermato di essere pronto, vagamente, a dare un “contributo” alla riduzione delle tensioni. Dal canto suo Pompeo è stato conciliante nei confronti di Instex. Questo il meccanismo creato dagli europei per aggirare le sanzioni statunitensi contro Teheran ma su cui pesa la minaccia diretta di misure punitive. Finché si limita alle transazioni “umanitarie”, “non è un problema”, ha rassicurato il capo della diplomazia americana.

Il problema Huawei

Per quanto riguarda le relazioni con Huawei, recentemente al centro delle controversie, Berlino si rifiuta di vietare al gigante cinese l’istituzione della sua futura rete 5G, nonostante la guerra aperta dichiarata dall’amministrazione Trump al leader mondiale della telefonia mobile. Pompeo ha detto di aver parlato “apertamente” di questo “rischio” con la sua controparte. “Vogliamo assicurarci che le reti in cui sono diffuse le informazioni americane siano affidabili”, ha dichiarato, ma con Huawei, rischiamo di “cadere nelle mani del Partito Comunista Cinese”. Maas ha risposto che le aziende che non rispettano i “requisiti di sicurezza” tedeschi in termini di 5G non verranno prese in considerazione.

LaPresse

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