Ghirelli sul caso Pro Piacenza: “Non basta riformare solo la Serie C”

Le parole forti del presidente della Serie C

Francesco Ghirelli (Foto Alessandro La Rocca/LaPresse)

MILANO – “Siamo l’unica Lega che è passata da sola da 90 a 60 squadre, con una autoriforma di tre anni fa. Ma non si è risolto nulla”. Così il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, intervenuto ai microfoni di Radio anch’io Sport su Rai Radio 1, commentando il 20-0 di Cuneo-Pro Piacenza, con gli emiliani in campo con sette ragazzini per evitare l’esclusione dal campionato. “Il problema vero è che questa riforma non ha risolto nulla perchè bisogna ragionare rapidamente sul sistema calcio italiano. Bisogna che tutte le leghe si siedano a un tavolo con la FIGC e decidano il da farsi”, ha aggiunto. “Il problema del calcio italiano non si risolve solo riducendo le squadre di Serie “, ha ribadito Ghirelli.

Sul perchè è stato permesso al Pro Piacenza di tesserare sette ragazzini per scendere in campo, Ghirelli ha spiegato: “In realtà li aveva già tesserati, era un atto precedente. In pià è stato messo in campo anche un massaggiatore… Non avevamo altra strada per una questione di regolarità del campionato. Ma dalla prossima stagione chi non pagherà gli emolumenti sarà escluso” anche a campionato in corso. Il Pro Piacenza ieri ha giocato “perchè c’era il rischio di inficiare profondamente tutte le altre squadre. Questo caso poteva non esserci se ci fosse stata l’esclusione dal campionato per la mancata fidejussione – ha spiegato ancora Ghirelli – come noi chiedemmo questa estate, e se l’iter per le violazioni compiute fossero definite in tempi certi. L’unica possibilità per mantenere la regolarità del campionato era farli giocare”.

(LaPresse)

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