Giffoni Valle Piana – La Polizia di Stato ha partecipato oggi al panel “IMPACT!” del Giffoni Film Festival, incontrando giovani ospiti per discutere di inclusione e legalità. Il Questore di Caserta, Andrea Grassi, e Patrizio Ranieri Ciu, rappresentante dell’associazione culturale “Ali della Mente” di Caserta, sono stati i protagonisti dell’incontro.
Il tema di quest’anno del festival, “Becoming Human – Diventare Umani”, invita i giovani alla riflessione e all’azione contro l’omologazione. La Polizia di Stato ha voluto contribuire a questo messaggio etico e sociale, offrendo il proprio impegno per un cambiamento positivo.
Durante l’evento è stato proiettato il cortometraggio “Effetto personale”, frutto della collaborazione tra “Ali della Mente” e la Polizia di Stato. Il corto, scritto e diretto da Patrizio Ranieri Ciu su soggetto del Questore Grassi, affronta il tema del contrasto alla violenza di genere. Presentato in anteprima a novembre al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere alla presenza del Capo della Polizia, il cortometraggio si inserisce nella campagna “…questo non è amore”, volta ad assistere le vittime e prevenire comportamenti violenti.
“Effetto personale” racconta la violenza con crudo realismo, ma senza mostrare immagini esplicite. Il focus è sugli aspetti psicologici, con un’analisi critica e autocritica che evidenzia il ruolo fondamentale della Polizia di Stato nell’aiutare le donne a liberarsi dalla violenza. Il corto mostra come l’ascolto e la comprensione da parte delle forze dell’ordine possano essere determinanti nel percorso di riscatto delle vittime.
È stato inoltre presentato lo spot “Un bacio si dà in due, uno schiaffo no…”, che diventerà messaggio istituzionale per la campagna contro la violenza di genere nel 2024. La frase, semplice ed efficace, sottolinea la differenza tra un gesto consensuale e un atto violento. Lo spot ha riscosso un grande successo, portando alla realizzazione di un mono-film social web con la partecipazione di numerose personalità del mondo istituzionale, culturale e dello spettacolo, che hanno ripreso la frase dello spot, creando un messaggio collettivo contro la violenza. L’iniziativa dimostra come la consapevolezza individuale possa contribuire a costruire una coscienza collettiva più forte e responsabile.