Giordano: “Corruzione, con la nuova legge stop a mazzette e bandi truccati”

L'intervista alla deputata del Movimento Cinque Stelle

NAPOLI – Martedì uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle è diventato legge, ovvero lo Spazzacorrotti. Per analizzarlo meglio abbiamo scambiato quattro chiacchiere, davanti a un caffè, con la deputata frattese Conny Giordano, eletta nel collegio della provincia a Nord di Napoli con il Movimento 5 Stelle. Iniziamo da parole molto forti scritte su un social network, subito dopo l’approvazione alla Camera: “Finalmente diamo un segnale chiaro a chi in questi anni ha fatto affari con la pubblica amministrazione, truccando bandi a suon di mazzette”. Onorevole, si riferiva anche ai comuni a Nord di Napoli?

Innanzitutto mi chiami semplicemente Conny, noi del Movimento non siamo “onorevoli” ma semplici portavoce dei cittadini. Venendo a quanto chiesto, la considero una domanda retorica, basta scorrere l’elenco dei nostri comuni e vedere quelli in cui, invece di un sindaco, c’è (o c’è stato) un commissario prefettizio.

Quindi sono tutti imbroglioni quelli che fanno politica nei nostri territori?

Assolutamente no. E, anzi, sono convinta che questa legge sia proprio a tutela di chi fa politica onestamente. Di certo, per i furbetti sarà molto più difficile arricchirsi con i soldi dei cittadini.

Perché cosa cambia rispetto a prima?

Non vorrei parlare per slogan, ma le assicuro che una riforma Anticorruzione così in Italia non è mai stata fatta e, ovviamente, non ci sarebbe mai stata senza il Movimento 5 stelle al Governo. Pensi che si stima che solo negli ultimi dieci anni, la corruzione avrebbe divorato in Italia ben 100 miliardi di euro…

Entriamo nello specifico degli strumenti che saranno applicati. Tra questi c’è il Daspo per i corrotti, in molti conoscono quello per i tifosi. Il meccanismo è lo stesso?

In pratica sì. Chi ha sbagliato non solo deve pagare, ma poi dovrà restare anche lontano dagli uffici pubblici. Infatti se la pena stabilita dal giudice supera i 2 anni, l’interdizione e il divieto diventano perenni, cioè a vita.

Capisce bene però che punizioni più dure non bastano, sono necessari anche strumenti ad hoc per trovarli questi corrotti…

Assolutamente, infatti ci sono anche quelli. Due su tutti: intercettazioni e agenti infiltrati. Le prime saranno sempre permesse per i reati superiori ai 5 anni, anche tramite virus su computer o cellulari. Gli agenti infiltrati invece saranno appartenenti alle forze dell’ordine, vestiranno i panni di un impiegato pubblico o privato, osserveranno e riferiranno tutto agli inquirenti, senza però provocare o istigare. Ovviamente, questo strumento ha anche un forte valore preventivo: chi ha intenzione di farsi corrompere, sapendo di poter essere controllato da un agente sotto copertura, ci penserà sicuramente molto di più…

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