Giustizia, Cartabia: “Quella riparativa può diventarne un pilastro”

La giustizia riparativa come strumento da valorizzare che apre la strada a una nuova sfida sul terreno della formazione della magistratura.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 10-06-2021 Roma Politica Commissione Antimafia - Audizione della ministra della giustizia Marta Cartabia Nella foto Marta Cartabia Photo Roberto Monaldo / LaPresse 10-06-2021 Rome (Italy) Anti-Mafia Commission - Hearing of the Minister of Justice Marta Cartabia In the pic Marta Cartabia

MILANO – La giustizia riparativa come strumento da valorizzare che apre la strada a una nuova sfida sul terreno della formazione della magistratura. A fare il punto sul tema, professori, docenti e ricercatori nel corso del convegno, all’Università Cattolica di Milano, per il progetto di ricerca ‘Re-Justice. Sustainable training in a challenging field’ avviato nel 2019 in quattro Paesi – Belgio, Italia, Grecia, Spagna – e finanziato dal Programma Giustizia dell’Unione Europea.

Per la guardasigilli Marta Cartabia, “la giustizia riparativa può diventare un nuovo pilastro della giustizia”. Può rappresentare, nelle sue parole, “una risposta più adeguata al bisogno di giustizia che tutti noi sentiamo di fronte a fatti grandi o piccoli che segnano la vita dei popoli e delle persone”. La giustizia riparativa è duqne un “cambio di paradigma” che pone di fronte all’idea “di una complementarietà che diventa trasversale è spunto di riflessione”.

“È un paradigma nuovo, una forma di soluzione del conflitto che convoca, nella piena libertà e nel rispetto delle sensibilità, a sedersi a un tavolo comune”, aggiunge. “Tutte le proposte che sono state fatte sul terreno della riforma della giustizia, sono state oggetto di divisioni, polemiche e critiche – ha aggiunto – La giustizia riparativa non ha incontrato resistenze fino a oggi e possiamo leggere questo dato in vari modi”. “Io non sono particolarmente ottimista su eventuali momenti di tensione che potrebbero verificarsi quando andremo a chiedere le risorse per l’attuazione, ma siamo in una fase in cui non si è incancrenito il dibattito, come avvenuto per altro. È il momento giusto per intervenire perché scevro da pregiudizi”, ha evidenziato.

La giustizia riparativa rappresenta uno dei punti di maggiore novità della riforma della giustizia penale in Italia: la legge di riforma delega, il Governo a emanare una ‘disciplina organica’ in materia. Ciò sulla scorta dei molteplici documenti che incoraggiano politiche e buone pratiche per una sua più ampia diffusione: dalla Risoluzione Onu del 2002 sui Principi base in materia di giustizia riparativa in ambito penale, alla Direttiva europea del 2012 in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, alla Raccomandazione 2018 del Consiglio d’Europa fino ad arrivare alla Dichiarazione di Venezia approvata all’unanimità nel dicembre 2021 dai ministri della Giustizia degli Stati membri del Consiglio d’Europa, su impulso proprio dell’Italia.

Al convegno hanno preso parte il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, dei presidi delle facoltà di Giurisprudenza e di Scienze politiche e sociali Stefano Solimano e Guido Merzoni, e del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Antonio Albanese.

di Laura Pirone

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome