Governo, Brunetta: “Tre agende economiche, siamo alle comiche finali”

"Da una parte Palazzo Chigi, dove un premier delegittimato e senza potere cerca disperatamente di trovare una ragione al suo Governo, dall’altra parte un vicepremier che pensa di aver recuperato il palazzo del Viminale al ruolo originario di sede del capo del Governo".

Foto LaPresse - Stefano Costantino

ROMA – “Da una parte Palazzo Chigi, dove un premier delegittimato e senza potere cerca disperatamente di trovare una ragione al suo Governo, istituendo gruppi di lavoro, proclamando un agosto di lavoro, chiedendo ai suoi interlocutori opinioni e idee sulla politica economica quando sarebbe lui a dover spiegare l’agenda di Governo ma non chiarendo cosa effettivamente farà a settembre, stretto tra vincolanti impegni europei e contraddittorie politiche dei suoi datori di lavoro, tra la responsabilità del suo Ministro dell’Economia e l’irresponsabilità finanziaria dei suoi vicepremier sempre pronti a mirabolanti politiche dell’annuncio poi tradite dai fatti”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

La critica

“Dall’altra parte – aggiunge – un vicepremier che pensa di aver recuperato il palazzo del Viminale al ruolo originario di sede del capo del Governo. Un novello Giolitti 4.0 che chiama a raccolta le parti sociali schierando la sua squadra di Governo per raccontare la sua politica economica. Dunque per riaffermare l’esigenza di politiche in sano debito, mini-bot per uscire dall’euro, ulteriori tagli di tasse senza coperture. Insomma una vera e propria controagenda di Governo. Una riunione esattamente eguale a quella del giorno precedente ma senza Ministro dell’Economia, senza Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, senza Ministro delle Infrastrutture, una riunione cioè senza i veri decisori della politica economica di un Governo. Dire che è una farsa è quasi fare un complimento ad un Governo che si appresta alle scadenze di settembre con tre agende economiche”.

LaPresse

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