Milano, 14 mag. (LaPresse) –
“L’accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle sui temi più importanti che riguardano l’economia e il futuro del nostro Paese non è delle ultime ore.
Già nel 2016, in occasione di un dibattito svoltosi a Roma al Festival del Lavoro, l’evento annuale organizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi, i leader dei due maggiori partiti politici, Matteo Salvini e Alessandro Di Battista, condividevano azioni e strategie che riguardavano gli argomenti prioritari di un programma di Governo (immigrazione, Euro, legge Fornero, reddito di cittadinanza, giustizia)”. Così in una nota il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
In materia di immigrazione, ad esempio, Salvini e Di Battista sostenevano la necessità di regolare i flussi immigratori con l’identificazione e il rimpatrio dei non aventi diritto. Da una parte Salvini prometteva che, una volta al Governo, l’Italia sarebbe uscita dall’euro, dall’altra Di Battista ribadiva la necessità di tornare ad avere una moneta propria: unica arma con cui attuare politiche economiche e fiscali decisive. Sintonia ritrovata anche sulla cancellazione della Legge Fornero e sull’opposizione al provvedimento ‘svuota-carceri’, così come non c’erano pregiudizi sul reddito di cittadinanza che, come aveva ammesso Salvini, può essere uno strumento utile con cui reinserire nel mercato del lavoro e nella società i soggetti più svantaggiati. Ora che l’intesa tra la Lega e il Movimento 5 Stelle sembra concretizzarsi, quali riflessi queste riforme/promesse avranno sui conti pubblici del nostro Paese?”, prosegue la nota.
Del tema si discuterà dal 28 al 30 giugno al MiCo di Milano, durante la nona edizione del Festival del Lavoro, l’evento che vedrà riflettere i protagonisti del mondo istituzionale, politico, imprenditoriale ed accademico sugli investimenti che possono favorire la crescita economica e la ripresa delle assunzioni.
Dall’attesa per l’entrata in vigore dell’assegno di ricollocazione – che segnerà il fatidico passaggio dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro – all’integrazione efficace dei servizi per l’impiego pubblici e privati; dalle nuove frontiere dell’economia 4.0 alla web tax. Sul tavolo, inoltre, delle strategie da mettere in atto per accrescere la produttività delle imprese – anche attraverso strumenti che vanno a favore dei lavoratori/cittadini come il welfare aziendale – di come ridurre il cuneo fiscale e valorizzare il sistema formativo e le competenze italiane.