Capri (Napoli), 19 ott. (LaPresse) – Per gli italiani la leadership di governo è condivisa fra il Presidente del Consiglio Conte e i due vicepresidenti, che aumentano decisamente il proprio peso* rispetto al momento dell’insediamento del governo. 1 italiano su 3 oggi ritiene che siano Salvini e Di Maio, senza il premier, a prendere le decisioni. Ciò con un aumento di 12 punti percentuali rispetto a giugno. E’ quanto emerge da una ricerca di Lorien Consulting, realizzata in occasione del 33simo convegno di Capri dei giovani imprenditori. Cala il giudizio sull’operato di quasi tutti i ministri, compreso il Presidente Conte. Salvini e Di Maio si confermano al top del gradimento, crescono Tria e Toninelli, più per un aumento della quota di conoscitori che per un incremento dei giudizi positivi.
dunque
In generale, il Governo Conte vive ancora una fase positiva: il 50% degli Italiani lo giudica positivamente, anche se da circa due mesi emergono segnali di flessione. Il lavoro e le misure sociali rimangono in cima alle priorità citate spontaneamente dagli Italiani. Tuttavia, rispetto alla campagna elettorale, tutti i temi sono in calo, ad eccezione dell’immigrazione. New entry stabilità e debito, non presenti fra le citazioni pre-voto, probabilmente sulla scorta della centralità, in queste settimane, del tema della manovra economica. Fra le proposte del contratto di governo, gli Italiani, di tutti gli schieramenti, ritengono prioritario il tema delle *tasse*. Seguono i provvedimenti di welfare, importanti soprattutto per gli elettori di Forza Italia, M5S e LeU e il *sostegno al reddito* (FdI e M5S). Sicurezza e Immigrazione sono centrali solo per gli elettori della Lega.
