Green pass, Meloni: “Squadrismo ma non conosco la matrice. Letta: “Violenza fascista, no ambiguità”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giorgia Meloni, Enrico Letta

MILANO – Dopo i disordini di piazza e l’assalto alla sede della Cgil a Roma con 12 arresti, inclusi i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Gianluca Castellino, è scontro fra Fratelli d’Italia e il Partito democratico. Intanto, i dem annunciano una mozione che verrà presentata domani alla Camera da Emanuele Fiano per lo scioglimento dei movimenti neofascisti secondo la legge Scelba, e poi lanciano una petizione su Change.org con lo stesso intento ad opera della presidente Valentina Cuppi.

Se è stata praticamente unanime la solidarietà al sindacato e a Maurizio Landini, fanno discutere le parole della presidente di FdI, Giorgia Meloni, da Madrid, dove è volata per partecipare al congresso di Vox, che orbita nel gruppo dei Conservatori europei che presiede, sui fatti della Capitale. “Sicuramente è violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Sarà fascista, non sarà fascista: il punto è che è violenza e squadrismo, questa roba va combattuta sempre”, dice dalla Spagna, dopo aver definito “assolutamente ridicola la gestione della sicurezza pubblica”.

Il Pd non ci sta

Prima fonti del Nazareno lanciano la sfida alla leader di FdI chiedendole di firmare la mozione per lo scioglimento di FN e dei movimenti affini e poi il segretario, Enrico Letta, sbotta: “Mi sembra una frase infelice, francamente. Perché più evidente di così questa matrice non può essere, nel senso che le persone che sono state coinvolte sono persone note ai più e credo che sia chiarissimo che dietro a questa vicenda ci sia una chiara matrice fascista. Una violenza alla quale bisogna reagire con grande forza”. Insomma, un muro contro muro.

Il leader del Nazareno rincara la dose

“Oggi Meloni non parlava da un posto qualunque ma dal congresso di Vox, partito neo franchista”. E ancora: “Bisogna stare molto attenti alle prossime manifestazioni e bisogna che non ci sia nessuna forza politica che legittimi quanto successo. Sono mesi che si liscia il pelo a queste ambiguità”. Poi Letta lancia un appello ai professori, perché si parli lunedì a scuola del “vile attacco” alla Cgil, perché “un sindacato assaltato dai capi di Forza Nuova è una questione non di colori politici ma di democrazia”.

E sullo scioglimento di FN è pressoché unanime la visione nel campo del centrosinistra, dal M5S a LeU, passando per Sinistra Italiana. Silente il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo la condanna di ieri, mentre il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, telefona al segretario generale Cgil, Maurizio Landini, per manifestare solidarietà per “l’inaccettabile violenza che nulla ha a che fare con la politica e con la democrazia”, ma fonti azzurre specificano che il partito non sarà in piazza sabato prossimo alla manifestazione dei sindacati a Roma.

Il mantra è: massima severità contro i violenti ma no a iniziative strumentali in campagna elettorale. A rappresentare vicinanza a Landini, fra gli altri, sono andati nella sede della Cgil Letta, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, Ettore Rosato e Teresa Bellanova di Italia viva, mentre Matteo Renzi è stato al presidio di Firenze, e il leader del M5S. “Ritengo – ammonisce Giuseppe Conte – che ci siano le premesse per lo scioglimento di Forza nuova. C’è una volontà deliberata di attacchi squadristi”.

Al presidio a Roma nessun esponente della Lega, mentre era presente Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI, che attacca il dem Fiano: “Il collega non rilegge quello che scrive e fa finta di non comprendere le dichiarazioni altrui solo con l’obiettivo di strumentalizzare. Se esistono proposte di legge di qualsiasi estrazione utili a combattere la violenza e la criminalità, siamo pronti a valutarle nel merito”.(LaPresse)

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