Guardia di finanza, 13mila evasori e 16mila reati fiscali. Tria: “Emarginare le imprese illecite”

Nel settore degli appalti l'ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 5 miliardi di euro

Foto LaPresse - Claudio Furlan

ROMA – Oltre un milione e mezzo di interventi ispettivi conclusi e più di 97 mila indagini delegate dalla magistratura. Sono i risultati raggiunti dalla Guardia di finanza tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019. Presentati oggi in occasione delle celebrazioni per il 245° anniversario della fondazione del corpo.

L’impegno quotidiano della Guardia di finanza

La repressione del contrabbando, la lotta ai traffici illeciti, alle violazioni in materia fiscale e finanziaria, hanno recato “un apporto significativo al bilancio dello Stato. E, dunque, alla salvaguardia degli interessi generali della nostra comunità nazionale”, ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio rivolto al neo capo della Guardia di Finanza, generale Giuseppe Zafarana. Rendendo omaggio alla Bandiera del corpo insignita oggi della Medaglia d’oro al valore.

Contrasto a evasioni e reati fiscali

In un anno e mezzo di lavoro la finanza ha individuato 15.976 reati fiscali, 13.285 persone completamente sconosciute al fisco, che hanno evaso complessivamente 3,4 miliardi di Iva. 8.032 datori di lavoro che hanno impiegato 42.048 lavoratori in nero o irregolari. E ha sottoposto ad accertamenti patrimoniali, in applicazione della normativa antimafia, quasi 15mila sospettati, sequestrando e confiscando beni per oltre 4 miliardi di euro.

Nel settore degli appalti l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 5 miliardi di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 1.512. Di cui 103 tratte in arresto.

La linea del ministro Tria

“La legalità economica e finanziaria costituisce un presupposto ineludibile per la piena espressione delle potenzialità del nostro sistema produttivo, per il corretto dispiegarsi degli effetti delle politiche economiche e per l’efficacia dell’azione redistributiva” finalizzata “all’inclusione sociale”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla cerimonia a Villa Spada. Sottolineando che, per consentire lo sviluppo economico del Paese è possano “nuocere al tessuto economico sano”.

La presenza delle istituzioni

All’evento per i 245 anni hanno partecipato anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio che hanno avuto a margine un veloce scambio di battute in un “clima cordiale”. Il capo politico dei 5S in un post su Facebook, ha ringraziato le Fiamme Gialle per il lavoro svolto. In particolar modo nella lotta all’evasione fiscale. Annunciando una proposta di legge, “già pronta”, che prevede il carcere per i grandi evasori e che presto diventerà legge dello Stato.

Presente alla cerimonia anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati che ha espresso riconoscenza per il servizio reso quotidianamente dalle donne e dagli uomini delle Fiamme Gialle. “Da quasi due secoli proteggono gli interessi, tutelano la sicurezza degli italiani e combattono la mala pianta della corruzione”.

Nuove sfide nel contrasto alla criminalità

In un contesto globalizzato, che offre agli evasori e alla criminalità organizzata nuove soluzioni per sfuggire alla legge, le minacce per la Guardia di finanza si fanno sempre più insidiose e sofisticate. Per questo, ha spiegato il comandante generale Giuseppe Zafarana “stiamo investendo risorse ed energie in un processo di modernizzazione delle strutture organizzative e delle tecniche investigative. Da cui deriveranno importanti risultati, già nel futuro più prossimo”.

(AWE/LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome