Quando si parla dei “dazi di Trump” ci si riferisce alle tasse che l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha fissato sulle importazioni di acciaio (pari al 25% del valore di mercato del materiale) e alluminio (pari al 10%) negli Usa. Sono stati introdotti allo scopo di difendere, sul mercato americano, l’industria siderurgica locale. Per proteggere, cioè, le produzioni locali dalla concorrenza di quelle straniere che con i dazi diventano più costose. In conseguenza di ciò gli esportatori degli altri paesi, vedendo ridotta la vendita di propri prodotti e materie prime in America, guadagnano di meno. In Italia questi dazi vengono visti con grande preoccupazione, nonostante il nostro paese sia solo al quinto posto tra quelli dell’Unione Europea che esportano questi materiali verso gli Stati Uniti. Questo perché la nostra economia vive un periodo particolarmente critico, rispetto a quelle degli altri paesi europei. Uno degli effetti indiretti dei dazi di Trump su di essa potrebbe essere la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro.