Il centrodestra si ricompatta sotto la bandiera di Savona

Le ingerenze dell'Europa sulla squadra di governo fanno imbestialire Fi e Fdi

Foto Ufficio Stampa Quirinale/Paolo Giandotti

ROMA (Loredana Lerose) Il centrodestra torna a sposare le stesse battaglie. Unito contro i diktat di Europa e Germania che hanno l’assurda, intollerabile pretesa di decidere chi farà parte, e in che termini, del governo M5S-Lega. I leader dei due partiti di maggioranza, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, non sono più soli contro tutti. Soprattutto il leader del Carroccio in questo momento gode dell’appoggio di Fdi e Fi nella lotta per portare Paolo Savona alla guida del ministero dell’Economia.

La presunzione tedesca

Per gli appassionati di calcio l’antipatia dei tedeschi rispetto agli italiani è un dato acquisito. Ma dal tifo alla politica è un passo. Nel 2006 i tifosi tedeschi insultarono gli italiani e dissero: “Stavolta piangono gli azzurri”. Si sa che quei mondiali l’Italia li vinse. E’ nel Dna italiano dare il meglio quando si è sotto attacco. Se i giornali tedeschi titolano “Savona nemico della Germania”, questo non può che fare accrescere la simpatia dei cittadini rispetto all’economista euroscettico. Perchè? I risultati elettorali sembrano dire che anche gli elettori del ‘Bel Paese’ sono euroscettici.

Fdi sposa la battaglia di Salvini

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni pur confermando l’intenzione di porsi all’opposizione del governo giallo-verde, valutando i provvedimenti singolarmente e votando quelli che rappresentano il centrodestra, è scesa in campo per bacchettare Germania ed Europa e svegliare il capo dello Stato Sergio Mattarella“E’ un’ingerenza inaccettabile quella del Presidente Mattarella sulla nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia. E Fratelli d’Italia, pur senza modificare la sua posizione sul governo giallo-verde, su questo tema ha offerto il proprio aiuto a Matteo Salvini. “Perchè è inaccettabile che in Italia non ci sia la libertà per un governo di indicare un ministro non scelto da Bruxelles”, ha ribadito la Meloni.

L’appoggio dei berlusconiani

Un duro attacco rispetto all’ingerenza dei paesi dell’Unione rispetto alla formazione del governo è arrivato da Alessandra Mussolini. “L’Europa trova nell’Italia il suo baricentro ed è in questo ruolo che deve rispettare i nostri processi liberi e democratici di questi ultimi giorni – ha detto -. Del tutto inappropriato pensare che l’Italia sia un centro di interessi per le logiche che ci vorrebbero la parte contrattuale debole in ogni mossa sullo scacchiere internazionale”.

E aggiunge: “Per questo la prossima settimana sarò a Strasburgo per far sentire la nostra voce al di sopra delle chiacchiere e delle volgari insinuazioni di una stampa estera che invece di informare sembra determinata ad orientare il consenso contro il nostro Paese, tanto da ricordare quelle inopportune risatine alle spalle di Berlusconi da parte di Merkel e Sarkozy. C’è poco da ridere nella dialettica democratica per la formazione di un nuovo governo e c’è poco da preoccuparsi se questo governo e i suoi ministri non piacciono in Germania. L’Europa dei popoli è unita a partire dal rispetto delle reciproche libere scelte nazionali”.

Uniti sotto la bandiera di Savona

Chi pensava che il centrodestra fosse ormai finito dovrà ricredersi, nella battaglie ‘partigiane’ Fi e Fdi si schierano con la Lega e Matteo Salvini.

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