ROMA – Questa mattina il nuovo governo targato ‘Conte-bis’ ha giurato davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Poi la pronuncia della formula di rito e la firma nel Salone delle Feste del Quirinale. Dopo è toccato al primo Cdm con Gentiloni verso il ruolo di Commissario dell’Ue.
La foto di rito
La nuova squadra del Governo ‘Conte-bis’ davanti al Capo dello Stato Sergio Mattarella in grande spolvero: da Di Maio a Lamorgese, da Bellanova a Catalfo. Si apre dunque un nuovo capitolo che ricalca esperienze già vissute in precedenza: quello di un eEsecutivo non eletto direttamente dal popolo ma partorito nel Palazzo, tra inciuci, pastocchie di potere e spartizione di poltrone. Un Governo, dicono gli oppositori, nato con la ‘benedizione’ di Bruxelles, della Merkel, dell’Eliseo, delle lobby, delle banche elle ong. E la minoranza prometta battaglia.
Intanto Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, incontrerà venerdì, a Bruxelles, il candidato commissario indicato dall’Italia Paolo Gentiloni.
Mattarella: c’è un nuovo Governo
“C’è una maggioranza parlamentare e si è formato un governo. La parola compete al Parlamento e al governo che nei prossimi giorni – ha spiegato Mattarella – si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il programma”. E già lunedì e martedì sarà il Parlamento a doversi esprimere: a Montecitorio si voterà la fiducia e la maggioranza dovrebbe essere larga (con più di 20 voti di scarto), mentre al Senato si lavora sui 161, 162 sulla carta la soglia dei sì che si ottiene sommando i voti dei senatori di M5S, Pd e Leu
Di Maio: il governo del coraggio
“Sarà e dovrà essere un governo coraggioso e ambizioso – ha detto il neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio -, grazie anche ad un cambiamento generazionale. Ora è il tempo di cambiare l’Italia”
La lista completa dei ministri
Sono 21 di cui 10 del M5S, 9 del Pd, 1 di Leu a cui va aggiunta una ministra tecnica, l’ex prefetta di Milano Lamorgese. Riccardo Fraccaro sottosegretario a Palazzo Chigi
Ministri con portafoglio
Luciana Lamorgese al ministero dell’Interno – Luigi Di Maio agli Esteri (M5s) – Alfonso Bonafede alla Giustizia (M5s) – Lorenzo Guerini alla Difesa (Pd)- Roberto Gualtieri all’Economia (Pd) – Dario Franceschini alla Cultura e Turismo (Pd) – Paola De Micheli ai Trasporti (Pd) – Roberto Speranza alla Salute (Leu) – Lorenzo Fioramonti all’Istruzione (M5s) – Stefano Patuanelli allo Sviluppo Economico (M5s) – Nunzia Catalfo al Lavoro (M5s) – Teresa Bellanova all’Agricoltura (Pd) – Sergio Costa all’Ambiente (M5s) –
Ministri senza portafoglio
Federico d’Incà ai rapporti con il Parlamento (M5s) – Paola Pisano all’Innovazione tecnologica (M5s) – Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione (M5s) – Peppe Provenzano al Sud (Pd) – Francesco Boccia agli Affari regionali (Pd) – Elena Bonetti alle Pari opportunità e famiglia (Pd) – Enzo Amendola agli Affari europei (Pd) – Vincenzo Spadafora alle Politiche giovanili e allo Sport (M5s)