La Germania paga la Brexit e i dazi Usa-Cina: ora è crisi profonda e rischio recessione

Nello scorso mese di luglio le fabbriche tedesche hanno ricevuto ordini in calo del 2,7 percento rispetto al mese precedente che invece aveva visto un incremento del 2,7

ROMA – L’economia tedesca è in crisi. La Germania paga i dazi Usa-Cina e la Brexit. Nel mese di luglio 2019 il dato si è mostrato peggiore delle previsioni degli analisti che avevano previsto un calo dell’1,4%.

Le cause

I perché del crollo vanno ricercate anche e soprattutto verso gli altri paesi del mondo con un calo importante degli ordinativi, soprattutto dall’area del ‘non euro’. Un campanello d’allarme che suona per l’atteggiamento dell’America e i suoi dazi alla Cina con il settore manifatturiero a rosso fisso già da tempo. E anche ad agosto il responso dovrebbe essere negativo causa le incertezze che derivano dalla Brexit del Regno Unito.

Rischio recessione

E’ un rischio a cui la Germania pare dover andare incontro qualora non dovessero migliorare gli ordinativi industriali. La crisi economica nel Paese della Merkel sembra davvero dietro l’angolo. L’andamento negativo degli ordini fa suonare un allarme preoccupante, infervora comunque il dibattito in corso sul fatto che la Germania abbia seriamente corso il rischio di una recessione che metterebbe in serie difficoltà il Paese davanti agli occhi di mezzo mondo

L’analisi precedente

Un’analisi degli economisti lo scorso mese di febbraio aveva evidenziato che il rallentamento della crescita in Germania, anche in termini di “carenze del mercato del lavoro, la mancanza di mano d’opera specializzata che lascia vacanti fino a 400mila posti di lavoro”.

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