Il presidente dell’Istituto superiore sanità si dimette, Ricciardi: “Torno a insegnare”

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità annuncia le sue dimissioni. Walter Ricciardi: "Torno a insegnare e a dare il mio contributo allo sviluppo"

ROMA – Il presidente dell’Istituto superiore di sanità dà le dimissioni: questa mattina Walter Ricciardi ha comunicato  al consiglio d’amministrazione che, dal primo gennaio, non sarà più alla guida dell’ente di ricerca.

Alcuni giorni prima il ministro alla salute Giulia Grillo aveva ricevuto la lettere di dimissioni. Ricciardi ha dichiarato di avere intenzione di tornare a fare il professore di Igiene all’università Cattolica di Roma: “Torno a insegnare per dare un contributo allo sviluppo scientifico e sociale del Paese”.

Sei mesi di anticipo per Ricciardi: attesa per il commissariamento in vista del nuovo bando

Il primo gennaio l’Istituto entrerà in una fase di commissariamento per garantire il funzionamento dell’ente. E’ questa la data scelta dal presidente per la rinuncia al suo mandato. Solo in seguito si potrà avviare un bando pubblico per la nomina del nuovo vertice. Come già accaduto per l’Agenzia italiana del farmaco. Ricciardi non è infatti il primo personaggio di spicco della Sanità a lasciare il posto in anticipo dopo il presidente di Aifa Stefano Vella e Mario Mezzalini dell’Agenzia del farmaco. I rapporti con il ministro Grillo, fino a ora, sono stati rigidi e freddi. Che di recente ha azzerato il mandato dei 30 membri del consiglio superiore di sanità.

Ricciardi torna alla Ricerca: “Torno a contribuire allo sviluppo scientifico”

E’ con soddisfazione che Ricciardi valuta il suo operato all’interno dell’Istituto. L’Ente di ricerca, che oggi può vantare al suo interno anche un museo per la diffusione della cultura scientifica, sembra poggiare su basi solide. “Negli ultimi quattro anni e mezzo mi sono impegnato profondamente per il risanamento e il rilancio dell’Istituto superiore di sanità. – Dichiara il presidente – Oggi lascio un ente di ricerca forte dal punto di vista economico, riorganizzato dal punto di vista gestionale, attivo e stimato a livello nazionale e internazionale. Ritorno alle attività di insegnamento e ricerca con le quali penso di poter contribuire on modo produttivo allo sviluppo scientifico. Ringrazio il ministro Grillo per la fiducia concessami in questi anni”.

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